La Sacra Rappresentazione della "Passione di Gesù" fu intrapresa nel 1978 (rivisitazione moderna di un’antica processione popolare, la cui ultima edizione risale al 1820) con la partecipazione corale della popolazione e di molti abitanti dei paesi vicini. Nella Settimana Santa il caratteristico borgo si trasforma nella Gerusalemme dell'epoca illuminata esclusivamente con le 500 torce a vento. Alcuni anziani intrecciano con tramandata abilità la corona di spine che deve essere ancora verde e appena tagliata dall'albero del chinotto, i maschi non si radono, per meglio assomigliare alla popolazione del tempo. Nella Settimana Santa il caratteristico borgo si trasforma nella Gerusalemme dell'epoca illuminata esclusivamente con le 500 torce a vento. Alcuni anziani intrecciano con tramandata abilità la corona di spine che deve essere ancora verde e appena tagliata dall'albero del chinotto, i maschi non si radono, per meglio assomigliare alla popolazione del tempo. Lo scenario del paese ben si presta alla rappresentazione, che viene arricchita con impalcature, scenari e costumi: tutto è artigianale e prodotto con grandie pazienza dagli abitanti del luogo. La Passione di Gesù trasporta così lo spettatore, che si sposterà con ritmo incalzante per il paese, dal Cenacolo alla Crocifissione con i protagonisti della storia, rimanendo emotivamente coinvolto, al punto a volte di urlare in difesa di Gesù. I personaggi (circa 250) non sono attori professionisti, neppure per le parti più complesse: recitata dal vivo ed arricchita da particolari effetti luminosi e sonori, la Passione si propone di far rivivere, nella semplicità della realtà contadina, rendendoli più accessibili, perché visti dal vero e concretamente, i principali momenti importantissimi ed eloquenti della Passione di Gesù per far vivere in modo diverso il percorso della Pasqua, per invitare a meditare sull'importanza e sul significato degli eventi che vengono rappresentati e di cui troppo spesso ci dimentichiamo.
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