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ALTA VALLE TANARO

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Visita all'Alta Valle Tanaro
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Visita all'Alta Valle Tanaro

Punto di incontro tra storia e cultura di Piemonte e Liguria, dove le sensazioni forti della montagna sono mitigate dall’aria di mare, è una valle con una storia segnata dal passaggio di popolazioni e commerci sin dall’epoca pre-romana. A Nucetto, Perlo, Priola ed Ormea si incontrano resti di castelli alternati a quelli di antiche torri saracene.

Bagnasco conserva un ponte romano, mentre Garessio, conosciuta anche per il giardino termale e per i piatti tipici a base di castagne bianche, merita una visita per l’antico borgo medievale e per il Santuario di Nostra Signora delle Grazie di Valsorda. Edificato intorno al 1400 come oratorio e contenente un affresco della Vergine con Bambino, venne ampliato nella seconda metà del ‘600, dopo un evento miracoloso, e tra il 1901 e il 1925 accanto all'antico santuario ne sorse uno più imponente, con una grandiosa cupola in calcestruzzo armato.

Sempre nel territorio del comune di Garessio, in Val Casotto si incontra il Castello Reale. La costruzione, nata nell’XI secolo come Certosa, fu innalzata nel corso del ‘700 su progetto del Vittone. L’insieme diventò possesso dei Savoia nel 1837 e alla preghiera e al lavoro dei Certosini si sostituirono gli svaghi della corte di caccia di Carlo Alberto, mentre con Vittorio Emanuele II divenne stabile residenza estiva della famiglia. Gli interni sobri presentano alcuni ambienti di pregio come il salotto verde con le poltrone barocche e la Camera della Musica. Degni di attenzione i lampadari, le tappezzerie, le porte e i quadri, soprattutto il ritratto della “Dama in Nero” che pare sia da attribuire a Van Dyck o alla sua scuola.
Il centro storico di Ormea è segnato dai cosiddetti “trevi” (carrugi) ed è oggi disseminato di particolarissime statue realizzate da affermati scultori contemporanei con il marmo nero proveniente da una cava locale che consente di realizzare opere in diverse gradazioni di colore. Uno dei percorsi artistici più interessanti è quello dell’artista Benone Olaru che ha realizzato quattro grandi fontane, statue e bassorilievi decisamente originali. Degna di nota è la parrocchiale di S. Martino che vanta affreschi gotici del trecento ed una crocifissione del Moncalvo. L’antica porta di ingresso alla città è posta nello splendido campanile in stile romanico della parrocchiale, risalente al X secolo. Meritano una sosta i ristoranti locali che propongono polenta saracena, patate di montagna e ottimi formaggi come la Sora, l’Ormea e il Raschera d’alpeggio. Briga Alta, Viozene e Upega nella parte più alta della Valle, offrono paesaggi montani indimenticabili.





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