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BISALTA

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La Certosa di Pesio
La Certosa di Pesio
La Certosa di Pesio
Sito web: http://www.certosadipesio.org

La fondazione della Certosa data il 1173, anno nel quale i Consignori di Morozzo donarono all'Ordine Certosino i terreni dell'Alta Valle Pesio. Il Monastero, non lontano dalla casa madre di Grenoble, sarà il terzo in Italia dopo quello calabrese di Serra San Bruno, fondato da San Brunone nel 1090 ed il vicino cenobio di casotto, edificato nel 1170 in una zona compresa fra Garessio e Pamparato. I monaci inizialmente si insediarono sulla sinistra orografica del torrente Pesio edificando la Correria, che diventerà la sede dei Conversi, i membri laici della Comunità Monastica. Pochi anni dopo ebbe inizio la costruzione del Monastero vero e proprio sul lato opposto del torrente. I monaci, dopo avere livellato il ripido pendio boscoso con imponenti strutture murarie di contenimento, edificarono le celle, alcuni locali di servizio e una semplice chiesa con tetto in legno che all'inizio del 1300 venne ampliata e dotata di una volta in muratura. Nel 1500 la Certosa di Pesio fu notevolmente ingrandita con la edificazione al piano superiore di un grande chiostro, caratterizzato da esili ed eleganti colonne in pietra, e di una chiesa, che diventerà nel tempo uno scrigno di preziose opere d'arte. Verso la metà del 600 la Certosa venne profondamente ridisegnata dall'architetto della Corte di Savoia Giovenale Boetto con la costruzione fra l'altro dell'elegante loggiato che si estende in fondo al viale di ingresso e della scala monumentale che collega i due piani del Monastero. Nel 1802 la Certosa di Pesio venne soppressa dal Governo Napoleonico ed i suoi ingenti beni immobiliari ed artistici andarono dispersi in mille rivoli. A metà del 1800 le austere mura del monastero vennero trasformate in uno stabilimento idroterapico frequentato dalla migliore società europea. Allo scoppio della prima guerra mondiale lo stabilimento chiuse i battenti e la Certosa per lunghi anni venne quasi abbandonata a se stessa fino a quando nel 1934 giunsero i Padri della Consolata che, restaurando con passione e costanza l'imponente complesso monastico, lo hanno reso fulcro di numerose attività di carattere religioso.
Orario di apertura: tutti i giorni alle: 9.00 – 12.00 e 14.30 – 18.00
Tel.: +39.0171.738123 – Fax : +39.0171.738284




Santuario della Madonna dei Boschi di Boves
Santuario della Madonna dei Boschi di Boves
Santuario della Madonna dei Boschi di Boves

Chi entra per la prima volta in questo Santuario ha quasi l'impressione di entrare in una pinacoteca, tanta è la ricchezza di pitture ad affresco, che ha pochi eguali nel basso Piemonte e in particolare nella zona di Cuneo. Cronologicamente si inizia con la deliziosa e rasserenante Storia di Maria e di Gesù bambino, del Quattrocento, dove si respira un'aria di famiglia che conquista. Questo ciclo è attribuito ad un pittore, di cui non conosciamo il nome, che ha operato anche nella vicina zona di Mondovì e in Liguria. Al Cinquecento appartengono invece due cicli pittorici: il Giudizio Universale e il Racconto della Passione, attribuiti al "Maestro di Ciglié". Impressiona soprattutto il Giudizio Universale, perché del capolavoro di Michelangelo nella Cappella Sistina riprende molte scene e particolari con grande fedeltà. Molto diverso il gusto che ha ispirato le decorazioni del Seicento e Settecento: finte architetture, festoni di fiori e foglie, angeli che popolano il cielo al centro del quale Maria è incoronata Regina.
Apertura Santuario per le visite turistiche:
Festivo: 10,30 - 12 e 15 - 19
Feriale: 15 - 19
Altri orari a richiesta




Santuario della Madonna della Pieve a Beinette
Santuario della Madonna della Pieve a Beinette
Santuario della Madonna della Pieve a Beinette

L’edificio si incontra percorrendo la provinciale per Margarita, circa 1 km fuori dell’abitato. La chiesa, molto rimaneggiata nei secoli, è attestata già nel 1041 e fu edificata su un sito già frequentato in età romana, come testimoniano numerosi ritrovamenti epigrafici e di materiali da costruzione (all’interno è custodita un’ara romana). Di altissimo valore artistico sono gli affreschi attualmente in fase di restauro, tra cui spicca dietro l’altare una Madonna in trono con corteo di Santi di inizio '400 e sulle pareti della navata riquadri di fine '400 dedicati alla Vita della Vergine.





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