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Antica Fabbrica di Organi Vegezzi-Bossi
Antica Fabbrica di Organi Vegezzi-Bossi

Antonio Bossi nel 1550 diede origine in Mendrisio (Canton Ticino) alla costruzione degli organi. Gabriele Bossi nel 1635 trasferì la fabbrica a Bergamo, donde oltre due secoli dopo e precisamente nel 1850 Felice Bossi la portò a Torino, ove in collaborazione con il figlio Giacomo, costruì i maggiori organi della Capitale e di gran parte delle cattedrali del Piemonte. Nel 1824 Carlo Vittino, organista alla Cattedrale di Cuneo, fondava a Centallo una fabbrica di organi da chiesa. Artista nell'anima e coadiuvato fin dagli inizi da cooperatori intelligenti e volenterosi, seppe in breve tempo portare le sue opere all'avanguardia, specialmente per finezza e precisione nella meccanica e nell'intonazione del classico ripieno italiano. Moltissimi suoi strumenti testimoniano ancora oggi la sua valentia con il loro perfetto funzionamento. Le due fabbriche Vegezzi Bossi e Vittino, operanti entrambi nella stessa regione, nello stesso tempo, fautrici di strumenti di inestimabile valore artistico, erano destinate ad incontrarsi e fu Annetta Vittino che, sposando nel 1865 il già vedovo Giacomo Vegezzi Bossi, formò il grande anello di congiunzione fra le due case. Francesco Vegezzi Bossi si stabilì definitivamente a Centallo nel 1908, continuando la sua opera di grande artista e coadiuvato più tardi dal figlio Carlo costruì grandiose opere dal Nord-Europa alla punta meridionale dell'America del Sud; strumenti che ancora oggi sono in ottime condizioni. Trascorso il periodo bellico, triste oltretutto per la scomparsa del Cav. Francesco, la ripresa è stata particolarmente difficoltosa, ma con tenacia, grandi sacrifici e continui studi di aggiornamento, Carlo Vegezzi Bossi continuò l'opera paterna, compiendo ulteriori progressi tecnici nella costruzione ed espandendo i suoi lavori in tutto il territorio nazionale ed estero.Il figlio di Carlo, il geom. Francesco Vegezzi Bossi, si dimostrò un degno continuatore della tradizione dei Vegezzi Bossi Vittino per i suoi continui studi sulla trasmissione, sia meccanica che elettronica, e sulla fonica. Tuttavia egli non potè portarli a termine a causa della sua improvvisa morte, avvenuta nel 1984.A continuare la tradizione delle famiglie e l'eredità di lavoro, lasciategli da suo padre, vi è ora il figlio, Enrico Vegezzi Bossi, che in collaborazione con Bartolomeo Brondino.




Gruppo Zampognari di Vottignasco
Gruppo Zampognari di Vottignasco

Il gruppo Zampognari di Vottignasco, unico in Provincia, è nato nei primi anni '80 per opera di due persone (Modesto e Pierino Cigottero) desiderosi di imparare a suonare le zampogne in occasione delle feste e delle celebrazioni natalizie che si tenevano in Vottignasco.
Il gruppo, a partire dall'inizio di dicembre e fino all'Epifania di ogni anno, si reca a suonare, su richiesta, nelle rappresentazioni di presepi viventi, nelle Case di riposo, alle feste paesane del Natale, alle scuole, ai teatri, a diverse manifestazioni natalizie (anche fuori regione) ecc...
A Vottignasco si esibisce alla vigilia di Natale andando, nella prima serata, di casa in casa a fare gli auguri agli anziani ed agli ammalati e durante la Messa di mezzanotte.Gli strumenti utilizzati dal gruppo sono due zampogne, di diversa tonalità tra di loro, che producono l'accompagnamento al terzo strumento che è la ciaramella (chiamata anche piffero). Sono stati scelti strumenti costruiti dai maestri artigiani specializzati di Scapoli (Isernia). Qui, ogni anno a fine luglio, il gruppo si reca per visitare il Festival Internazionale delle zampogne e, soprattutto, per provvedere alla manutenzione delle proprie zampogne, alla riparazione degli accessori che ne necessitano e per l'accordatura degli strumenti.





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