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LANGHE E ROERO

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Il Sentiero della Castagna Granda a Monteu Roero
Il Sentiero della Castagna Granda a Monteu Roero
A piedi, mountain bike, cavallo

Durata: un'ora e mezza
Difficoltà: bassa

Il Sentiero della Castagna Granda inizia dal centro di Monteu Roero, direzione Torino, si svolta a destra per la strada della Serra direzione San Grato Sentiero S1, dopo circa 400 mt si lascia il Sentiero S1 e, proseguendo sulla strada asfaltata, a sinistra si incontrano i ruderi della Cascina Belis, dove a metà Ottocento è stato compiuto un feroce omicidio per mano di un terribile bandito di origini canalesi, Francesco Delpero, la cui storia è narrata nel libro di Milo Julini di Torino “Il Terrore del Roero”.
Dopo circa 200 mt a destra direzione Cascina Avai e dopo la borgata omonima, si prende in discesa una strada sterrata che porta in una radura di castagni dove primeggia la "castagna granda", albero monumentale catalogato dalla Regione Piemonte nel volume 'Alberi monumentali del Piemonte'.Il castagno ha un'età di circa 400 anni e pare sia il più vecchio d'Europa. E' stato oggetto di più studi e censimenti nel tempo anche da parte di Italia Nostra e Famija Albeisa.
Tutti gli anni nel mese di luglio, sotto la folta chioma viene organizzata una bellissima festa popolare dal nome 'festa alla vallata dei castagni ultracentenari'.



Il Sentiero della Fossa dei Cinghiali a Monteu Roero
Il Sentiero della Fossa dei Cinghiali a Monteu Roero
A piedi, mountain bike, cavallo

Durata: un'ora e mezza a piedi
Difficoltà: nessuna

Il Sentiero della Fossa dei Cinghiali comincia dal concentrico di Monteu Roero, direzione Torino, dopo il Parco Culturale Tematico "Il Ragazzo e le Api" e dopo il "Parco della Rimembranza".
Si svolta a destra su sterrato proseguendo all'ombra del possente castello medievale dove si è rinfrancato Federico Barbarossa con le proprie truppe nel 1167-68. Sempre a destra e nella vallata, percorrendo l'affascinante anfratto delle lingue di terreni sabbiosi, guardando aree acquitrinose, si raggiunge la 'fossa dei cinghiali' dove questi animali trovano luoghi freschi e ricchi di acqua sorgiva per l'abbeveraggio.Si risale su strada sterrata all'ombra di castagni secolari intorno ai boschi del Castello. In questi boschi è custodito un tesoro consistente in sacchetti di monete d'oro e d'argento con intrecci d'angeli lavorati a sbalzo. Secondo una mappa recuperata dal bibliotecario del barone di Winterman e dalle indicazioni decifrate da un professore universitario specializzato in materia, alcuni spagnoli ritirandosi dal Monferrato ed intercettati da truppe nemiche nascosero il proprio bottino tra quattro querce proprio in quest'area. Malgrado le ricerche, nulla è stato scoperto e quindi il prezioso tesoro è ancora nascosto in questi boschi.
Più facile è rinvenire conchiglie fossili resti di un antico mare. Ad un certo punto si incontrano a destra le fornache di sostegno della vecchia strada Comunale e proseguendo verso il centro del paese si incontra prima la Chiesa di San Bernardino del XVI secolo già della Compagnia dei Flagellanti con importanti dipinti ed un artistico portale, e la targa in cotto datata 1781 che ricorda l'antico posto di pedaggio per l'ingresso in paese verso i fini inferiori.





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