Comune di NEIVE
Nèive in piemontese Abitanti : Neivesi Epoca di fondazione : Romana Data di istituzione comune : 1190 Municipio: Piazza Italia Tel. +39.0173.67004 / +39.0173.67110 Fax. +39.0173.677781 E-mail: neive@reteunitaria.piemonte.it Sito: http://www.comunedineive.it
Dati Statistici:
3374 abitanti al 31/12/2010 (M. 1626 F. 1748) Abitanti a inizio ‘900 : 4115 Densità abitativa 159 ab./km² 21,20 Kmq di superficie 308 Mt s.l.m. di altitudine Coordinate : 44° 43’ 0’’ N, 8° 7’ 0’’ E Decimali : 44.716667,8.116667 Frazioni del Comune : Bricco, Borgonuovo Comuni confinanti : Alba, Barbaresco, Castagnito, Castagnole delle Lanze (AT), Coazzolo (AT), Magliano Alfieri, Mango, Neviglie, Treiso Santo Patrono : San Michele Prefisso telefonico : 0173 CAP : 12057 Codice ISTAT : 004148 Codice catastale : F863 Distanza da Cuneo Km 73
Cenni storici:
Il paese dovrebbe derivare il proprio nome da una famiglia romana, la Gens Naevia o Naevii, della quale fu possedimento, come testimoniano numerose epigrafi rinvenute in loco. Neive è stato abitato fin dal Neolitico, circa 5000 anni fa. Il suo territorio, occupato da fitti boschi e ricco di acque, fu invaso dai Liguri che vi si stanziarono, tenendo testa alle genti galliche, fino all'arrivo dei Romani, intorno al II secolo a.C. Intorno al 100 a.C. era già un insediamento romano significativo, attraversato dalla via Aemilia Scauri, così chiamata dal nome del suo costruttore, il console Emilio di Scauro fatta costruire nel 109 a.C. per collegare Acqui con Alba. Le vicende storiche di Roma antica non ebbero qui che una lontana eco, essendo questa terra di confine; tuttavia nei primi secoli dopo Cristo non erano infrequenti le scorribande dei barbari. Alla caduta del Sacro romano impero, arrivarono gli Ungari e poi i Saraceni. A quest'epoca risale la costruzione del primo castello fortificato (di cui rimane oggi solo una torre quadrangolare). Neive e l'albese furono liberati da Ottone I di Sassonia intorno alla fine del X secolo; a questo periodo risale l'istituzione della "cella Nevigiensis", un Monastero benedettino che dipendeva dall'abbazia di Santa Croce in Mortara (AL), del quale resta oggi solo la Torre campanaria di stile romanico. Sappiamo che, tra i secoli XI e XIII, il feudo neivese fu diviso tra alcuni Signori locali, in particolare i De Revello; si diede statuto di Comune intorno all'anno 1190 e seguì nelle loro vicende ora il Comune di Asti ora quello di Alba tra i quali era diviso, nonché le continue lotte tra le due città eterne rivali. Nel 1274, a causa di una lite tra Asti ed Alba, il castello di Neive fu preso d'assalto e distrutto per dispetto. Nel XIV secolo Alba ed Asti furono dilaniate dalle lotte tra guelfi e ghibellini: nel 1387 Neive seguì Asti sotto la Signoria di Giangaleazzo Visconti, divenendo dote della figlia di lui Valentina che andò sposa al Duca d'Orléans. Rimase così fino al 1512; in seguito fu dominio di Francesco I, di Carlo V di Spagna e, nel 1530, passò a Carlo III di Savoia. Dal 1560, dopo circa 17 anni di usurpazione francese, tornò nelle mani dei Savoia, con Emanuele Filiberto e suo figlio Carlo Emanuele I. Nel 1618, sotto il suo regno, Neive divenne feudo assegnato al conte Vittorio Amedeo Dal Pozzo, già Marchese di Voghera Vittorio Amedeo dal Pozzo che assunse il titolo di primo conte di Neive. L'ultima contessa di Neive, Maria Vittoria, andò in sposa al figlio secondogenito del primo Re d'Italia Vittorio Emanuele II, diventando per un breve periodo anche regina di Spagna. A seguito della campagna napoleonica d'Italia e la costituzione della Repubblica Cisalpina, nel 1800 ottenne il riconoscimento di "Municipalità". Tornò ai Savoia nel 1814 e seguì le vicende storiche della casata sino alla costituzione della Repubblica Italiana. |
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