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LANGA DELLE VALLI BELBO, BORMIDA E UZZONE

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Castelli e fortezze nella zona LANGA DELLE VALLI BELBO, BORMIDA E UZZONE


Castello di Scaletta Uzzone nel Comune di Castelletto Uzzone
Castello di Scaletta Uzzone nel Comune di Castelletto Uzzone

Non è dato sapere chi fece costruire il castello, risalente al XII secolo ed allora conosciuto con il nome “Turre de Uzone”. E’ citato nel 1209 tra i beni dei marchesi di Saluzzo succeduti a Ottone del Carretto e al Vescovo di Asti. Nel secolo XVI era dei Visconti, che con Gian Galeazzo lo diedero in dote a Valentina8moglie del duca di Turenna, fratello del re di Francia) alla dine del secolo passava agli Scarampi. Quando nel 1532 l’imperatore Carlo V lo donò a Carlo II di Savoia, il castello era già gravemente danneggiato a seguito delle lotte tra Francia e Spagna. E’ una piccola costruzione, attualmente in condizioni fatiscenti ridotta all’uso di casa colonica, a pianta quadrangolare e dai caratteri costruttivi di sapore rinascimentale. Torretta con archi murati.




Il Castello dei Caldera a Monesiglio
Il Castello dei Caldera a Monesiglio
Il Castello dei Caldera a Monesiglio

L'abitato è dominato dall'antico castello medioevale, maestoso complesso, ottimamente conservato, da cui emergono le due torri merlate; inizialmente con funzione di difesa, in seguito è stato ampliato, divenendo abitazione residenziale dei Signori di Monesiglio: i conti Caldera e i Marchesi di Saluzzo. Il portone, all'inizio dell'ampia scalinata, immette nel seminterrato dove si trovano la cucina, le dispense e le carceri. Il primo piano nobile ospita l'armeria e il salone delle feste. Al secondo piano nobile sono visitabili la "sala rossa", la camera da letto della contessa e la sala degli stemmi nobiliari, recentemente riportati al loro splendore originale. Visite guidate - ingresso € 3 int. e € 2 rid. Informazioni sui giorni e gli orari d'apertura tel. +39.0174.92154 - +39.0174.92143 - +39.0174.92110




Il Castello di Cortemilia
Il Castello di Cortemilia

Il Castello di Cortemilia si presenta attualmente come un complesso di emergenze murarie quasi tutte in stato ruderale, ad eccezione della torre, circolare, che si eleva a poca distanza dall'accesso prospiciente l'abitato centrale di Cortemilia. Sorge su un alto sperone costituito da strato di marne ed arenarie piuttosto consistenti che discende dolcemente dalla colline a nord ovest dell'abitato per interrompersi bruscamente su di esso, quasi un promontorio circondato dall'ampia curva che il fiume Bormida compie in questo punto.Sulle origini del Castello non vi sono notizie sicure ma la sua storia non deve discostarsi sostanzialmente da quelle comune ai ricetti e alle fortificazioni che dalla tarda romanità, e poi in misura più consistente dall'alto medioevo, punteggiarono fittamente quest'area dell' Alta Langa. Non è da scartare l'ipotesi che le fortificazioni in posizioni elevate risalissero già alla stessa età romana della conquista (II Secolo a.C.) sebbene, forse solo in materiale ligneo, come doveva essere anche quello di Cortemilia.Un'immagine, per quanto stilizzata, dal Codex Astensis, presenta una parte di edifici con torri su cui sventola la bandiera del Comune di Asti, come potevano essere al tempo della conquista astigiana, mentre la litografia del Borgonio tratta dal Theatrum Sabaudiae (del 1685) presenta un'immagine più realistica e molto più complessa dell'area monumentale come doveva essere verso al fine del 600, dopo le distruzioni operate nelle guerre di successione, ed in particolare quella da parte degli Austriaci nel1633.Nell'illustrazione tutti gli edifici risultano totalmente o parzialmente diroccati, tranne la torre che presenta otto ''fasce'' o piani, rispetto alle sei rimaste, per un'altezza di circa 35 m rispetto ai circa 20 attuali ed una copertura conica. Vi si riconosce la torre nord (detta in alcuni documenti ''armeria'') ed una torre più piccola e diroccata anche sul lato est, insieme a numerosi altri edifici che occupavano il recinto originario dell'ampia fortificazione. Occorre tener conto che dal momento della sua distruzione l'area del Castello fu oggetto nei secoli di continue asportazioni di materiale da costruzione, talora rinvenibile in edifici posteriori del concentrico.Attualmente oltre alla torre centrale si conserva una parte consistente della torre nord, con mura di notevole spessore, un lungo tratto delle recinzione del lato ovest con venti ampie arcate che sostenevano quasi certamente un camminamento, e sul quale si apre un varco accessibile da Via delle Donne. Un altro consistente frammento murario è l'angolo dell'edificio che presidia l'ingresso all'area, ben visibile dall'abitato, ed altre parti di costruzioni, parzialmente o totalmente interrate, tra cui è di notevole interesse un arco d'accesso con strutture predisposte per un ponte levatoio. Ancora nell'area ovest, un lungo tratto di mura scende perpendicolarmente al corso della Bormida, attraversando le fasce terrazzate. Il Comune ha recentemente avviato (marzo 2008) per l'intera area un progetto di riqualificazione e adattamento alla fruizione turistica.





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