Il Santuario della Madonna del Carmine di Prunetto
Posta nei pressi del castello edificato dagli Scarampi, era anticamente la chiesa parrocchiale di Prunetto con il titolo di S. Lorenzo. Edificata in arenaria locale probabilmente nel XIV secolo, a tre navate, con due poderose colonne tonde assolutamente uniche, era senz'altro una delle più ampie chiese della zona. L'interno doveva essere interamente decorato da numerosi cicli di affreschi, di epoche diverse. Lunghi periodi di incuria e qualche problema di statica spinsero nel 1904 gli abitanti di Prunetto a costruire una nuova parrocchiale (che mantiene il titolo di S. Lorenzo) e, dopo lavori di sistemazione, a trasformare l'antica chiesa nel santuario della Madonna del Carmine. Negli ultimi anni si è restaurato il tetto e, dopo l'alluvione del 1994, consolidato l'intero edificio. Sono pure stati restaurati gli affreschi restanti. Particolarmente interessanti quelli presenti nella terza campata della navata sinistra, datati 1478 e firmati dal pittore Segurano Cigno, di cui restano opere nel Monregalese. Degne di nota, nella navata di destra, le scene che descrivono le tentazioni di S. Antonio Abate. Sul muro sinistro della chiesa, è visibile l'incisione di un "fiore a sei petali", motivo tipico dell'area alpina e spesso associato alla cultura celtica.
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