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La diga di Entracque
La diga di Entracque
La diga di Entracque

L’impianto idroelettrico di Entracque di Enel Produzione, dedicato Luigi Einaudi ed entrato in funzione nel 1982, è il maggiore d’Italia. La sua potenza complessiva è dello stesso ordine di grandezza della punta massima di potenza assorbita dalla provincia di Torino. Esso si articola in due distinti salti: Chiotas-Piastra e Rovina-Piastra. La sua costruzione, iniziata nell’ottobre 1969, ha richiesto un complesso cantiere di lavoro con una parte ubicata in quota, per la realizzazione della diga del Chiotas e quella del Colle Laura (dove era possibile operare soltanto sei mesi all’anno a causa del forte innevamento), una parte in galleria per i canali di derivazione, per le condotte forzate e la centrale e una parte per la realizzazione dei fabbricati esterni. Per l’intera costruzione sono stati necessari 13 milioni di ore lavorative e sono state utilizzate 35 imprese fra edili ed elettromeccaniche. Enel, nella costruzione dell’impianto ha dedicato particolare attenzione alla salvaguardia della natura aumentando la presenza di verde nelle zone dove sono stati depositati i materiali provenienti dagli scavi piantando 6.000 esemplari di abeti, lauri e pini.

La centrale di Entracque e il percorso dell'energia

La centrale di Entracque è un impianto di pompaggio. Negli impianti idroelettrici tradizionali, l’acqua, dopo aver svolto il suo compito, viene rilasciata e prosegue la sua corsa verso valle; nelle centrali di pompaggio, invece, l’acqua proveniente da un bacino superiore fluisce verso il basso, aziona le turbine nella centrale e poi viene raccolta in un serbatoio inferiore.Nelle ore notturne, cioè quelle di minore richiesta di energia, l’acqua del serbatoio inferiore viene pompata attraverso le stesse tubazioni fino al serbatoio superiore che viene così riempito in modo da essere nuovamente pronto per produrre energia nelle ore di maggiore richiesta. Nel caso dell’impianto di Entracque, l’acqua proveniente dai serbatoi del Chiotas e della Rovina arriva nella sala macchine per mezzo di tre condotte forzate, e alimenta 9 turbine. Ciascuna di queste turbine mette in funzione un alternatore che produce energia elettrica la quale, convogliata ai trasformatori viene elevata alla tensione di 380 chilovolt e trasferita alla stazione elettrica per essere immessa nella rete nazionale. L’acqua all’uscita delle turbine viene convogliata nel bacino della Piastra dove viene conservata per essere, di norma durante la notte, pompata al lago Rovina e, utilizzando gli alternatori come motore e le turbine come pompe, al bacino del Chiotas. Con questa operazione (ed utilizzando nelle ore di minima richiesta la produzione elettrica delle centrali termoelettriche di base), si riesce ad accumulare nei bacini del Chiotas e Rovina l’acqua che sarà riconvertita in energia nei momenti di massimo bisogno della rete elettrica nazionale.

Diga del Chiotas

Il serbatoio del Chiotas è stato ottenuto agli inizi degli anni Ottanta con la costruzione delle dighe del Chiotas e Colle Laura. La prima, del tipo ad arco-gravità, è alta 130 metri e lunga al coronamento 230 metri. Il suo spessore varia tra i 37,5 metri alla base e i 5 metri alla cima. Per costruirla sono stati utilizzati 360.000 m3 di calcestruzzo. La seconda diga, di minori dimensioni è a gravità massiccia, con andamento rettilineo. Ha un’altezza massima di 30 metri, con una lunghezza al coronamento di 70 metri, ed è stata costruita utilizzando circa 14.000 m3 di calcestruzzo. Il serbatoio del Chiotas ha una capacità utile di 27.300.000 m3. Le acque di questo bacino raggiungono la centrale di Entracque percorrendo prima una galleria in pressione lunga 7.400 metri e poi due condotte forzate lunghe 1.550 metri (con un salto massimo di 1.048 metri) ed un diametro che va da 3,35 metri a 3,38 metri.

Stazione Pompe Chistafort

La galleria in pressione, percorsa dalle acque provenienti dal bacino del Chiotas, pur essendo scavata nella roccia viva, lascia trafilare una certa quantità d’acqua che viene raccolta da apposite canalizzazioni e convogliata alla stazione pompe di Chistafort. Qui sono installate, appunto, due pompe che rimandano nella galleria principale l’acqua "persa".

Lago della Rovina

Il lago della Rovina funge da serbatoio di partenza dell’impianto di pompaggio Rovina-Piastra. Il lago naturale esistente è stato sistemato con modeste opere di impermeabilizzazione ed ha una capacità utile di 1.200.000 m3. Dalla torretta posta in prossimità della sponda sinistra del lago ha inizio una galleria in pressione lunga 6.500 metri con un diametro di 2,9 metri, che porta le acque ad una condotta forzata (lunga 960 metri con un salto massimo di 598 metri e un diametro che va da 2,20 a 2,35 metri) per mezzo della quale raggiungono un gruppo generatore-pompa situato nella sala macchine della centrale di Entracque.

Diga della Piastra

La diga è del tipo a gravità massiccia e forma un lago lungo circa 1.800 metri e largo 300 metri con una capacità di 12.000.000 m3 di acqua di cui 9.000.000 m3 possono essere utilizzati per il pompaggio. Nel lago, mediante appositi canali, confluiscono anche le acque del torrente Gesso delle Vallette e quelle dei torrenti Bousset e Laus. Le acque del serbatoio della Piastra alimentano inoltre, più a valle, la centrale di Andonno e, al termine del processo produttivo in questo impianto, vengono rilasciate nel torrente Gesso.

Entracque e il Centro Informazione della Centrale

Il Centro Informazione della Centrale Luigi Einaudi, inaugurato nel 1999 e costruito dove originariamente si trovavano gli uffici di direzione del cantiere della centrale di Entracque, punto di partenza per la visita dell’impianto, è una struttura nata per fare conoscere al pubblico le caratteristiche tecniche della centrale. I visitatori dell’impianto di Enel Produzione varcato l’ingresso di questo centro di accoglienza, si imbattono subito nell’imponente modello che riproduce in scala ridotta il funzionamento della centrale idroelettrica. Il centro è dotato di uno spazio didattico con auditorium e sale polifunzionali che, tra i vari usi ai quali sono destinate, possono essere utilizzate per ospitare mostre temporanee. L’itinerario di visita dell’impianto ha inizio al Centro Informazione e arriva fino al cuore della centrale: lungo il percorso le varie parti che compongono la grande struttura sono evidenziate da applicazioni di scritte in supergrafica, icone di identificazione e proiezioni che riproducono dati ed immagini esemplificate. Le visite (sempre con accompagnatore) si possono effettuare recandosi direttamente al Centro Informazione (Entracque, Regione Piastra, Strada provinciale per San Giacomo) oppure si possono prenotare telefonando al numero 0171 978811.




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