Castelmagno e la Lingua D’OC
Itinerario da 1 giorno
L’itinerario può partire dal capoluogo della valle Caraglio; di antica fondazione (Forum Germanorum), presenta un grazioso centro storico con testimonianze medievali, la chiesa di S. Giovanni in posizione dominate sul colle (in cui si riconoscono ancora le tracce delle antiche fortificazioni), ed il notevole Filatoio Rosso, risalente al seicento, che ci ricorda il tempo in cui i bozzoli e la seta erano colonne portanti dell’economia provinciale. Si continua verso Valgrana, sormontata dai ruderi del castello, oltre il quale é la quattrocentesca cappella di S. Croce; procedendo, dopo circa 1 km., la cappella di S. Bernardo offre pregevoli affreschi quattrocenteschi di Pietro da Saluzzo, autore che ritroviamo anche a Monterosso nella cappella di S. Sebastiano. Da qui si apre la ridente vallata che conduce a Sancto Lucio di Coumboscuro, dove ha sede l’omonimo movimento di cultura provenzale con museo etnografico, laboratorio di mobili e tessitura. Ritornando in valle, si incontra la nota stazione di turismo estivo di Pradleves, dove si possono gustare i famosi gnocchi al Castelmagno, prelibato formaggio prodotto negli alpeggi della valle. Castelmagno è anche il nome dell’ultimo comune della val Grana, composto da diverse frazioni, che si concludono con l’ultima tappa del Santuario, meta di numerosi pellegrinaggi, eretto sul ripiano ai piedi del monte Tibert, dove sarebbe stato martirizzato l’omonimo milite della legione Tebea, patrono degli armenti. La parte più antica dell’edificio é la cappella affrescata da Pietro da Saluzzo nel quattrocento, cui si aggiunge la Cappella Nuova dipinta nel 1514; una lapide romana ci ricorda la presenza di un tempio dedicato a Marte nel medesimo sito. Riscendendo verso il fondovalle, si consiglia una tappa a Montemale, sullo spartiacque tra val Grana e val Maira, dominato dal castello medievale (ricostruito nel XX sec.) da cui si gode uno splendido panorama. Altra località nota per la vista panoramica sulla pianura cuneese é a S. Maurizio di Cervasca, il Santuario della Madonna degli Alpini, sacrario dei caduti delle due guerre.
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