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VALLE MAIRA

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La Valle Maira: Tradizioni Provenzali
Itinerario da 1 giorno

Per trascorrere una giornata in Val Maira é necessario scegliere tra le infinite proposte che la valle può offrire. In un itinerario che permetta di visitare le attrattive più importanti, si parte da Dronero, capitale della valle: appena entrati in paese, si é piacevolmente colpiti dal ponte “del diavolo” (1428), caratteristico per la merlatura e i tre archi romanici. Poco oltre, la parrocchiale di S. Andrea e Ponzio presenta un portale gotico realizzato dai Fratelli Zabreri; in piazzetta S. Sebastiano é la Loggia del Grano, costruzione ottagonale del XV secolo con archi ogivali decorati a fresco. Artistici ed armonici i portici, i palazzi nobiliari, la chiesa dei Cappuccini e la confraternita barocca, le facciate, le finestre ed i portali in pietra. A tre km. da Dronero é Villar S. Costanzo, famosa per l’Abbazia costruita dai longobardi nell’VIII secolo, poi distrutta dai Saraceni e ricostruita nel XII secolo. Di quell’epoca rimane la notevole cripta, cui si accede dalla sacrestia, dove si incontra anche la cappella di S. Giorgio, mausoleo funerario affrescato da Pietro da Saluzzo a metà quattrocento. Lungo le pendici del monte S. Bernardo sono disseminati i famosi Ciciu, conseguenza di un curioso fenomeno di erosione: sono enormi funghi formati da una colonna di terreno argilloso, sormontata da un cappello di pietra. Proseguendo lungo la provinciale si raggiunge Busca, abbellita da due chiese di Francesco Gallo, l’architetto del Santuario di Vicoforte, di cui una, detta “la bianca” é considerata uno dei capolavori dell’artista monregalese. Entrando in alta valle dopo Dronero, si incontrano graziosi borgate alpine: S. Damiano ha una Parrocchiale con portale gotico dei F.lli Zabreri, Macra ci offre la cappella campestre di S. Salvatore del XII secolo con affreschi del ‘400, Celle Macra, in un vallone laterale, conserva una cappella del trecento dedicata a S. Sebastiano, nonché una notevole pala d’altare del grande pittore fiammingo Hans Clemer nella Parrocchiale; Stroppo, antica capitale dell’alta valle, ci offre la spettacolare chiesa romanica di San Peyre con affreschi del tre e quattrocento, situata su uno sperone roccioso dominante la valle, un ospedale-lazzaretto in frazione Caudano. Dopo il ponte Catena si apre la strada del vallone, un orrido con ripidi strapiombi che ci porta ad Elva, collocata in una conca ricca di conifere e di ineguagliabili panorami; in frazione Serre, sede municipale, la chiesa parrocchiale é un vero gioiello d’arte, con campanile e portale romanici, battistero e capitelli in pietra gotici, e soprattutto uno dei capolavori di Hans Clemer, gli affreschi dell’abside dedicati alla Crocifissione ed ad episodi della vita della Madonna. L’ultimo comune della valle é Acceglio, nota stazione turistica sia invernale, per gli appassionati di sci alpinismo e fondo, sia estivo, per chi ama l’escursionismo, il trekking, la MTB, le passeggiate a cavallo, dominata dalle spettacolari cime di Rocca Castello e Provenzale. In borgata Chialvetta é possibile visitare il Museo Etnografico “La Misoun d’en Bot” (la casa di una volta in lingua occitana) Tutta la testata di valle, ancora incontaminata, presenta infiniti itinerari e passeggiate, come alle cascate di Stroppia, le sorgenti del Maira, i laghi di Roburent, il colle del Maurin....





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