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VALLE PO, BRONDA E INFERNOTTO

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Castelli e fortezze nella zona VALLE PO, BRONDA E INFERNOTTO


Il Castello di Castellar
Il Castello di Castellar

Il castello eretto nel XIV secolo in funzione difensiva e successivamente trasformato in residenza a partire dal XV secolo domina dalla collina il paese, è una solida costruzione sovrastata da una torre slanciata e coronata da una merlatura ghibellina: finestre bifore e ponte levatoio completano la nobile dimora feudale che conserva frammenti di affreschi settecenteschi. Durante le aperture sono visitabili una collezione di uniformi e armamenti leggeri del Regio Esercito Italiano dall'unità d'Italia alla seconda guerra mondiale; i sotterranei ed il giardino, da cui si può ammirare un vasto panorama sulle circostanti colline della Valle Bronda. Nella scuderia ha trovato posto un'interessante Museo Etnografico.
Castellar - Via Cambiano 1 - Tel. +39.0175.76141 o +39.338.7717709 - Ingresso a pagamento € 6,00 int. e € 3,00 rid.- visite guidate - Apertura: 14 giugno, 12 luglio, 2 e 15 agosto, 6 settembre 2009 dalle ore 14,30 alle 17,30.




Il Castello di Envie
Il Castello di Envie
Il Castello di Envie

Lo costruì il marchese di Saluzzo nel 1260, in forma di ricetto difensivo suddiviso in due corpi: il Castrum Domini ed il Castrum Hominum, di cui il primo racchiuso da mura fortificate e da un fossato. Il suo nucleo rettangolare con orientamento nord-sud ed un fossato ne circondava tutto il perimetro. Suddiviso in isole formate da piccole vie che partono dai due assi principali. Una di queste isole corre lungo tutto il perimetro, ossia lungo le fortificazioni esterne dove sorgono due torri cilindriche d'angolo e torri quadrate così dette di "cortina". Il castello occupa il quadrante sud-occidentale. A ponente le torri di fortificazione sono ancora perfettamente visibili, alte circa 14 mt, sotto le quali è possibile passare su quello che fu il "camminamento di ronda". Fu distrutto dagli Acaja nel 1336 e ricostruito dai conti di Bricherasio nel secolo XV. Fu danneggiato durante le guerre di religione del '500 e completamente abbattuto dai Savoia. Dopo alcuni secoli di oblio lo acquistò il conte Guasco di Castelletto che lo riedificò nel 1835 in stile neo-gotico "Troubadour" ed il parco divenne un giardino botanico accompagnato da una monumentale serra. Furono ospiti del conte, nel castello enviese, Cavour, Pellico, e D'Azeglio. Quest'ultimo scriveva alla moglie:«Questo è veramente un luogo adatto per scrivere un romanzo». Silvio Pellico dedicò una poesia alla nobile Clementina che era morta giovanissima. "Ella s'inchina a protegger d'Envie l'antica villa e il castello in cui visse te vicina" Il conte Guasco dotò la sua dimora di una fornita biblioteca e di lussuosi arredi. Il maniero venne circondato da un elegante giardino all'inglese in cui erano presenti alberi ad alto fusto e piante esotiche. Gli arredi e i testi della biblioteca sono stati venduti all'asta nel 1980. Il giardino è stato danneggiato dalla tromba d'aria dell'agosto 2003; alcuni alberi sono stati abbattuti. Attualmente il castello è stato privatizzato e un'ala dell'edificio è adibita ad esclusivo ristorante.




Il Castello Malingri
Il Castello Malingri
Il Castello Malingri
E-mail: mail@castellodibagnolo.it

In località Villar sorge uno dei più interessanti ed antichi castelli collinari. Risalente al XII secolo, nel 1496 divenne proprietà dei conti Malingri, feudatari del luogo. Recentemente restaurato sorge in un paesaggio di immuatata bellezza. Ai piedi del Castello sorge il Palazzo, attuale residenza dei Malingri. Il Palazzo conserva l'antica cappella di San Sebastiano, con importanti affreschi quattrocenteschi (Storie della Passione e Santi) ed è attorniato da un parco con alberi secolari; di notevole bellezza anche l'allea di carpini centenari e la spettacolare fioritura delle varietà di rododendri. Per raggiungerlo: primo bivio a sinistra sulla strada provinciale da Bagnolo a Montoso.
Aperto nella giornata del patrimonio h. 14-19
Visite guidate per gruppi su prenotazione Tel. +39.0175.391394





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