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VALLE PO, BRONDA E INFERNOTTO

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Visita alle Valli Po, Bronda e Infernotto
Visita alle Valli Po, Bronda e Infernotto
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La valle è dominata dall’inconfondibile piramide del Monviso, la montagna regina delle Alpi Cozie che con i suoi 3.841 m di quota rappresenta un elemento di grande richiamo turistico estivo ed invernale e una classica meta che ogni alpinista deve prima o poi raggiungere … non fosse altro perché qui è nato il Club Alpino Italiano - nel 1863 - per volontà di Quintino Sella. Proprio dal Monviso ha origine il Po, il maggiore fiume italiano, che dà il nome alla valle.
L’itinerario parte da Revello con la Cappella Marchionale, situata nella residenza della marchesa di Saluzzo Margherita di Foix (oggi Municipio) ed affrescata dalla scuola di Hans Clemer (1515-19). Da non perdere la Collegiata dell’Assunta, fondata nel 1483 per volontà del Marchese Ludovico II ed arricchita da un polittico di Hans Clemer, due polittici di Pascale Oddone e da un magnifico portale del 1534 scolpito dal Sanmicheli.
Sempre nel comune di Revello si trova l’Abbazia di Staffarda, un imponente gruppo di costruzioni, sorte nei secoli XII-XIII per opera dei monaci cistercensi: foresteria, loggia del mercato, chiostro e chiesa sono visitabili. La chiesa romanica conserva alcune pregevoli opere tra cui la pala dell’altare maggiore dell’Oddone (1531) e l’altare ligneo del Nigra (1525).

La Madonna della Rocca di Barge è invece composta da più cappelle sorte in epoche diverse, addossate l’una all’altra e sovrastate da una grande roccia. Questa tecnica costruttiva che sfruttava il riparo naturale di rocce sporgenti era utilizzata anche per gli insediamenti abitativi del Monte Bracco detti “balme”.

Sempre in valle Po, ai lati opposti del fiume, si fronteggiano le località di Ostana (di origine romana) e di Oncino, un incantevole villaggio alpino: due veri e propri balconi panoramici sul Monviso. Ad Ostana la chiesetta di San Bernardo è particolare per i volti cancellati degli affreschi.

A Crissolo c’è invece il Santuario di San Chiaffredo che conserva un sobrio interno medievale con le reliquie del Santo e una raccolta di ex-voto. Storia e curiosità si fondono in questi luoghi: poco sotto il Colle delle Traversette nel 1480 il marchese di Saluzzo Lodovico II fece scavare la prima galleria alpina allo scopo di agevolare gli scambi commerciali tra Marchesato e Delfinato. La galleria - ancora percorribile - è denominata "Buco del Viso". Proprio alle Traversette la leggenda vuole che Annibale attraversasse le Alpi con il suo esercito e i suoi elefanti.

In Val Bronda a Castellar è notevole la cappella campestre romanica di S. Ponzio affrescata da Pietro da Saluzzo. A Pagno merita una visita l’abbazia dei SS. Pietro e Colombano fondata nell’VIII secolo dal re longobardo Astolfo: tra gli affreschi emerge l’Arcangelo San Michele di Hans Clemer.





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