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RIFREDDO
Media Valle
Comune di RIFREDDO
Rifrèd in piemontese, Rifret in occitano
Abitanti : Rifreddesi
Epoca di fondazione : Dato non disponibile
Data di istituzione comune : Dato non disponibile
Municipio:
Via Vittorio Emanuele II, 1
Tel.: +39.0175.260022
Fax +39.0175.260331
E-mail: rifreddo@cert.ruperpiemonte.it
Sito: http://www.comune.rifreddo.cn.it
Dati Statistici:
1077 abitanti al 31/12/2010 (M. 542 F. 535)
Abitanti a inizio ‘900 : 1050
Densità abitativa 181 ab./km²
6,78 Kmq di superficie
433 Mt s.l.m. di altitudine
Coordinate : 44°39'0''N, 7°21'0''E
Decimali : 44.65°, 7.35°

Frazioni del Comune : Riva, Borghino
Comuni confinanti : Envie, Gambasca, Revello, Sanfront

Santo Patrono : San Luigi
Prefisso telefonico : 0175
CAP : 12030
Codice ISTAT : 004181
Codice catastale : H285
Distanza da Cuneo Km 45
Cenni storici:
Il toponimo deriva da quello di uno dei piccoli corsi d’acqua che scorrono nel suo territorio, il Rio Freddo, già citato nei secolari documenti d’archivio come Rivus Frigidus. Risale ad oltre novecento anni addietro, esattamente al 1075, il documento più antico nel quale appare il nome del luogo Rivus Frigidus, citato in un atto di donazione effettuato dalla Marchesa di Susa, Adelaide. Feudo dei signori di Saluzzo fin dalle origini del Marchesato aleramico, la sua storia è strettamente legata a quella del potente Monastero femminile cistercense di Santa Maria della Stella, fondato nel 1219 da Agnese, figlia del Marchese di Saluzzo Manfredi II. Il Monastero possedeva numerosi terreni, ricoprendo un ruolo di grande importanza sul piano politico ed economico. Agnese divenne la prima Priora del Monastero ed anche Signora di Rifreddo, avendo acquisito i diritti feudali. L’edificio religioso, ricco di donazioni, ricevette possesso e giurisdizione su Rifreddo e Gambasca e acquistò il diritto alle decime per tutti i paesi della Valle Po. Le sue vicende furono, pertanto, sempre intrecciate non solo con i vicini centri religiosi, in particolare l'Abbazia di Staffarda, ma anche con quelle del Marchesato di Saluzzo, seguendone parallelamente le sorti, fino alla sua caduta, quando, nel 1588, il territorio marchionale passa sotto il controllo francese e poi, nel 1601, viene inglobato dal Ducato di Savoia. Allora ebbe inizio anche il declino del Monastero, che, nel 1592, sposta la sua sede religiosa a Saluzzo e nel 1621 le monache cedettero al Comune di Rifreddo i possedimenti del Monastero, mentre Rifreddo, nel 1657, divenne feudo del Marchese Havard di Senantes e, successivamente, nel 1703, degli Isnardi del Castello di Caraglio. Il decreto napoleonico del 1802 soppresse, insieme a tutti gli ordini religiosi, anche questa secolare istituzione, dando avvio al degrado dell'edificio che passò successivamente in mano a proprietà privata. Del Monastero oggi rimangono ancora visibili la facciata ed alcuni muri perimetrali. I recenti restauri, relativi ad un primo lotto di intervento, ne hanno sottolineato l'accurata tecnica costruttiva, che ha visto principalmente l'impiego di pietra locale e di pregevoli manufatti in terracotta.




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