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La zona
VALLE STURA
La Valle Stura di Demonte è segnata in tutto il suo tracciato dall’omonimo fiume che defluisce dal lago della Maddalena a quasi 2000 m di altezza, corre impetuoso tra le forre dell'Olla e separa le Alpi Marittime dalle Alpi Cozie.
La valle, lunga circa 60 km, si presenta ampia e con dolci declivi nel tratto iniziale, si restringe a Vinadio ed alla Gola delle Barricate per riaprirsi verso Bersezio con boschi di conifere e verdi praterie. Numerosi i valloni laterali e le vette che sfiorano i tremila metri di quota. Solo due di queste, però, li superano: il Tenibres (3031 m) e il Corborant (3010 m).
Il fascino della valle è nella natura intatta, nella complessa rete di sentieri, mulattiere e strade militari e nelle case in pietra costruite in modo da resistere al passare del tempo: in bassa valle i tetti sono in lose, mentre più in alto venivano realizzati in paglia o scandole di legno. Esempi tipici sono le borgate di San Bernolfo, Ferriere e Neraissa.
Altre curiosità degne di nota sono le Terme sulfuree nel vallone Bagni di Vinadio, l’imponente e ottocentesco Forte Albertino di Vinadio, uno dei più significativi esempi di architettura militare dell’arco alpino, il Santuario di Sant’Anna (a 2010 m, il più alto d’Europa) situato in testa all’omonimo vallone che porta al Colle della Lombarda (2351 m), e l’Ecomuseo della pastorizia (in Frazione Pontebernardo di Pietraporzio) che celebra la pecora sambucana, rinomata per la carne saporita e simbolo della valle.
Cenni storici:
La valle Stura, in virtù della sua posizione geografica, si è da sempre configurata come un importante centro di transito tra il Piemonte e la Francia, teatro del passaggio di mercanti, pellegrini ed eserciti. Abitata dai Liguri, fu poi assoggettata all'impero romano (ai tempi di Augusto) che insediò la stazione doganale di Pedona, odierna Borgo San Dalmazzo, con una dogana detta "Quadragesima Galliarum". Dopo la caduta dell'impero romano la valle fu oggetto d'invasioni da parte delle popolazioni barbariche prima e d'incursioni saracene poi. Dati più certi sulla storia della valle si hanno con le testimonianze scritte a partire dall'XI secolo relative alla giurisdizione ecclesiastica e civile. La valle Stura fu sotto il dominio dei Marchesi di Saluzzo per tutto il XII secolo fino a quando nei loro confronti, venne avviata una politica belligerante da parte del Comune di Cuneo che riuscì ad impossessarsi del territorio dell'intera valle. Dopo anni di controversie fra le due parti, la valle assistette all'avvento della potenza Angioina che culminò con l'unificazione della valle Stura, da Aisone in su, alla Provenza sotto il dominio di Carlo II d'Angiò. Vi fu poi l'avvento graduale dei Savoia che raggiunse il suo apice con l'invasione del Marchesato di Saluzzo da parte di Carlo Emanuele I. Il dominio Sabaudo trascinò la valle in dure vicende militari culminanti in scontri con le truppe francospagnole e napoleoniche. Negli anni successivi in valle si realizzarono numerose opere di sbarramento: dal Forte Albertino nel XIX secolo, alle linee difensive progettate durante il periodo fascista, lo sforzo dei "governanti" fu sempre quello di difendere una valle geograficamente aperta alle invasioni.



Comunità Montana:
Via Divisione Cuneense 5 - 12014 - Demonte (CN)
Tel: +39.0171-95.55.55
Fax: +39.0171-95.50.55
E-mail: segreteria@vallestura.cn.it
Sito: http://www.vallestura.net/

Ufficio Turistico:
Borgo San Dalmazzo - Via Vittorio Veneto, 19
Tel. 0171 266080
Fax 0171 262054
E-mail: info@fierafredda.it
Sito: http://www.fierafredda.it/portal/

Ufficio Confartigianato:
Borgo San Dalmazzo - Largo Enrico Bertello, 5
Tel. 0171 269728
Fax 0171 265103
E-mail: artigiani.borgo@confartcn.com
Sito: http://www.confartcn.it

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