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VALLE VARAITA

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La Baìo di Sampeyre
La Baìo di Sampeyre
La Baìo di Sampeyre

La baìo è una festa tradizionale che si svolge ogni cinque anni nel comune di Sampeyre.Intorno all'anno mille, anche le vallate alpine, così come altre aree geografiche dell'Europa occidentale, conobbero la piaga delle scorribande operate delle orde saracene provenienti dalla Provenza: questo fu per i montanari un periodo di tremende vessazioni, tanto che, quando un alleanza di Signori si prefisse di scacciare gli invasori, la gente locale insorse organizzandosi in milizie popolari. I Sampeyresi imparano fin da piccoli, ascoltando i racconti dei nonni, che la festa della Baìo ricorda proprio quegli eventi così lontani, che vanno a perdersi nella notte dei tempi. Gli studiosi locali, impegnati in un lavoro di ricostruzione storica reso difficile dalla scarsità dei documenti scritti, stanno a poco a poco evidenziando altri aspetti della Baìo; la festa, infatti, subì profondamente le influenze che ebbero su di lei momenti storici particolarmente significativi che la arricchirono di nuove valenze senza peraltro stravolgerne il significato centrale: per i Sampeyresi, infatti, a dispetto della "guerra" che ne sta alla radice, la Baìo è prima di tutto una straordinaria festa di armonia e di riappacificazione ed è per questo che se la sentono così preziosa!




La Beò de Blins (Carnevale Alpino)
La Beò de Blins (Carnevale Alpino)
La Beò de Blins (Carnevale Alpino)
Bellino

Si tratta di un corteo formato da persone in costume, ciascuno con un ruolo e connotati fissi: la festa segna un rituale consacrato dalla tradizione, anche se lascia ampio spazio all'improvvisazione e all'estro, sia dei personaggi sia del pubblico. Sulle sue origini si possono formulare ipotesi in quanto non esiste documentazione scritta. L'interpretazione locale e di una festa legata alla cacciata dei saraceni, ma è probabile che queste feste siano molto più antiche. La sfilata parte da Celle verso Chiazale, si dirige in seguito verso Prafouchier per poi concludersi nuovamente a Celle. Aprono la via due Picounier due ragazzi che fanno risuonare campanacci, il cui compito consiste nell'avvistare "les barrieres" tronchi messi di traverso sulla strada per impedire l'accesso. Indossano una lunga camicia portata fuori dai pantaloni e in testa hanno la caratteristica cuffia dei bambini "bero di cren". Non usano la maschera si tingono solo gli zigomi di rosso e lo spazio sottonasale di nero per simulare i baffi. Appena vedono "les barrieres" corrono indietro ad avvertire gli altri. Lou Viei invita: "venè, ma meinà" venite figli miei, a dirigersi verso un determinato luogo. Indossa una maschera di corteccia che gli copre tutto il viso con barba e baffi incolti di lana grezza. Indossa la camicia ditela bianca indossata fuori dai pantaloni e porta con se una grande quantità di oggetti bizzarri, come se dovesse fare un lungo viaggio Il vecchio calza un paio di "choussoun" scarpe di drap con la suola ricoperta di chiadi. Le gambe sono fasciate da "les guetes" fascie da militare. La Vieio segue il marito intrattenendosi con le mogli dei capofamiglia creando situazioni divertenti finge cadute e malori. Indossa l'abituale costume delle donne di Blins. Ha un grande seno e la Gobba. Seguono Les Sarasines che danzano freneticamente, saltano e risaltano la barriera facendo risuonare tutti i campanelli di cui sono rivestite. I Sapeur armati di scure per abbattere le barriere che secondo la tradizione orale simboleggiano le fortificazioni apprestate contro i saraceni. Vestono una giacca con la coda a pannello e pantaloni neri con un solo nastro lungo la manica della giacca e la gamba del pantalone. In testa portano un cappello a cilindro con una vistosa coccarda sul davanti. Altri personaggi sono nell'ordine: L'Arlequin, lou souldà, Lou gingolo, lou monsù e la damo, lou cadet e l'espouzo, lou medic a cui spetta il compito di soccorrere la Vieio durante i frequenti svenimenti. Non porta maschera poiché egli deve essere il ritratto della salute. Lou turc un barbaro empio che balbetta parole incomprensibili ridotte ad monotono "blm blm" Ma alla fine si redimerà attraverso una cerimonia davvero originale! Lou carabinier gendarme che sorveglia lou turc. Al corteo sno presenti anche i Sounadour di organetto e un tempo sicuramente di violino, che accompagnano con marcette la sfilata e allietano il ballo con le musiche tradizionali dell'alta val Varaita. Il numero dei personaggi interpretanti il medesimo ruolo non è fissato rigidamente, ma può cambiare secondo il numero dei partecipanti.



La Festa di San Lorenzo a Chianale

La festa di San Lorenzo a Chianale (10 Agosto di ogni anno) è una delle feste patronali più coinvolgenti durante la quale vengono sfoggiati, in occasione della processione, i ricchi costumi dell'alta Valle, con scialli in lana o seta per le donne e per gli uomini, nonché le preziose cuffie al tombolo.





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