Comune di PONTECHIANALE
Pontcianal in piemontese, Pount e Le Chanal in occitano Abitanti : Pontechianalesi Epoca di fondazione : Dato non disponibile Data di istituzione comune : Dato non disponibile Municipio: Frazione Maddalena, 1 Tel.: +39.0175.950174 Fax +39.0175.9500340 E-mail: pontechianale@ruparpiemonte.it Sito: http://www.comune.pontechianale.cn.it
Dati Statistici:
187 abitanti al 31/12/2010 (M. 95 F. 92) Abitanti a inizio ‘900 : 1480 Densità abitativa 2 ab./km² 95,72 Kmq di superficie 1614 Mt s.l.m. di altitudine Coordinate : 44°37'0''N, 7°2'0''E Decimali : 44.616667°, 7.033333° Frazioni del Comune : Maddalena (capoluogo), Castello, Villaretto, Rueites, Genzana, Forest, Chianale Comuni confinanti : Bellino, Casteldelfino, Sampeyre, Crissolo, Oncino, Saint-Véran (Francia), Molines-en-Queyras (Francia) Santo Patrono : Santa Maria Maddalena, San Pietro Prefisso telefonico : 0175 CAP : 12020 Codice ISTAT : 004172 Codice catastale : G837 Distanza da Cuneo Km 66
Cenni storici:
Il toponimo è composto dai due sostantivi Ponte e Canale, riferiti all’antico centro abitato e a una delle frazioni dell’attuale comune. Questa denominazione sembra risalga al XIV secolo quando venne costruito un ponte sul torrente Varaita per poter agevolmente accedere al castello fortificato che presiedeva il territorio. Dominio dei Vescovi di Torino, era feudo dei Signori di Pont (XII secolo). Fu poi unito a Casteldelfino e a Brossasco, dei quali seguì le sorti. Nel 1190 pervenne ai Marchesi di Saluzzo e loro rimase fino all'assorbimento di quelle terre da parte dei Savoia. Nel 1743 fu teatro di scontri tra truppe sabaude e franco-spagnole. La parrocchiale di S. Pietro in Vincoli è stata costruita nel 1940. A Chianale, piccolo gioiello dell'alta valle (foto in alto), la chiesetta di S. Antonio, di origine romanica e in seguito rifatta, ha la facciata ornata di stucchi e pitture ottocentesche e un campanile di moderna costruzione. Un altare di legno policromo è nella parrocchiale di S. Lorenzo. Pontechianale è centro di villeggiatura estiva e di sport invernali, con buone attrezzature turistiche e sportive. Le altre risorse provengono dall'allevamento del bestiame, dalla silvicoltura e dall'agricoltura (patate, segale e orzo). In occasione delle feste patronali si possono ammirare uomini, donne e bambini in costume tradizionale. Particolarmente interessante è l'abbigliamento femminile la cui foggia cambia dalla Castellata (Bellino, Pontechianale e Casteldelfino) e Sampeyre. L'abito infatti in alta valle è di panno di lana, nero - anche quello nuziale - con tre grandi pieghe sul dorso e diritto, senza alcun restringimento a vita. È adornato da un grembiule e uno scialle, di cotone o lana, di seta per le spose, ma comunque dai colori piuttosto vivaci. Preziosa è anche la cuffia (la béro), la cui tesa è costituita da un largo pizzo al tombolo, realizzato a volte con centinaia di fuselli. Le feste patronali in cui vengono sfoggiati i costumi hanno sempre una parte religiosa con la S. Messa, la Processione con i costumi e l'incanto, asta pubblica il cui ricavato è devoluto alle cappelle, e una parte laica che prevede intrattenimenti vari, giochi e l'immancabile ballo serale. |
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