Giro del Monviso in 3/4 giorni
Il Giro del Monviso, ormai divenuto una delle classiche escursioni effettuabili in piú giorni, è probabilmente il mini-trekking piú frequentato dell'intero arco alpino occidentale, specialmente da parte dei francesi. Il giro, che tocca la Valle Po, la Valle del Guil e la Valle Varaita, consente di ammirare il gigante in tutta la sua imponenza: dal triangolare versante settentrionale con il celebre scivolo di ghiaccio violato la prima volta dal rev. Coolidge nel 1881, al versante occidentale affiancato dal bellissimo Dado del Viso di Vallanta, alla parete orientale con la famosa cresta omonima caratterizzata dal Torrione di S.Robert. Ma e' tutto il regno del Monviso che scorre davanti agli occhi dell'escursionista: della parte meridionale del gruppo le ardite strutture della Rocca Jarea e della Costa Ale Lunghe, delle Rocce Meano, delle Punte Dante-Michelis-Trento-Malta; scavalcato il Passo di San Chiaffredo, ecco l'imponente e quasi ininterrotta serie di pareti rocciose che va dalla Punta Trento al Monviso. Fin qui il paesaggio è nel complesso quasi sempre aspro e severo, non mancano però i laghetti cristallini dai riflessi che variano dal verde cupo all'azzurro, le graziose radure nel fitto del Bosco dell'Alevé, i limpidi torrentelli che serpeggiano nei pascoli verdissimi. Al di là del Colle del Viso, nella discesa verso il Pian del Re, ecco apparire il settore settentrionale del gruppo con le massicce Rocce Fourioun, affiancate verso S dalla Punta Venezia, a cui segue la minuscola Punta Udine, collegata alla Punta Roma da una frastagliatissima cresta; la Punta Gastaldi precede il Visolotto e le caratteristiche Cadreghe. Dall'alta Valle Po si passa in territorio francese per il Colle delle Traversette o per lo storico Buco di Viso, primo traforo alpino realizzato dalla mano dell'uomo. Percorrendo l'alta Valle del Guil si ha modo di osservare il versante occidentale della costiera che va dalle Rocce Fourioun alla Punta Gastaldi, mentre verso S-O appaiono il Monte Losetta e il Monte Aiguillette. Ritornati in Italia per il Passo di Vallanta, il paesaggio e' dominato dall'imponente struttura del Monviso e del Viso di Vallanta, a cui seguono la Costa Ticino, le Punte Corsica e Caprera, le Rocce di Viso, la Guglia delle Forciolline e le Rocce Meano. Nella discesa della parte bassa del Vallone di Vallanta si susseguono gli scorci pittoreschi. Il torrente scorre fragoroso formando decine di cascatelle e pozze d'acqua cristallina e lo sguardo può riposare nel verde dei boschi e dei prati. Il Giro del Monviso pare sia stato scoperto dal professore inglese James David Forbes, che lo compì per primo nel 1839 in compagnia del cacciatore Rey di Abriès in funzione di guida. Il giro classico lo si compie normalmente in tre giorni, riducibili a due o ad uno solo secondo l'allenamento; i punti di partenza possono essere Castello di Pontechianale per la Valle Varaita, Pian del Re per la Valle Po, il Belvedere di Viso per la Valle del Guil. Gli appoggi sono rappresentati dai seguenti rifugi: Quintino Sella, Mont Viso, Vallanta (Gagliardone). Al giro classico si sono aggiunti con il tempo varianti che lo hanno allargato tanto a N, con l'inclusione della Val Pellice, quanto a S-E e ad O con la variante per il Vallone di Soustra. La stagione migliore va da luglio a settembre. Provviste per escursionistitratto da: Monviso e le sue valli - escursioni, ascensioni, traversate di Guilio Berruto edito da Istituto Goegrafico Centrale via Prati 2 Torino.
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