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VALLI MONREGALESI

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La Grotta dei Dossi a Villanova Mondovì
La Grotta dei Dossi a Villanova Mondovì

La Grotta dei Dossi è stata scoperta alla fine del ‘700 e da allora, dopo un iniziale forte interesse, ha avuto alterne vicende lungo il corso della storia. Chiusa per molto tempo, oggi dopo un tenace lavoro di illuminazione è possibile visitarla ed apprezzarla, è il caso di dirlo, fino in fondo. Si snoda infatti per oltre 900 metri con un dislivello dall’entrata di 21 metri e presenta una serie di corridoi e di sale molto suggestive. Fin dai primi passi si viene proiettati in una serie di ambienti mozzafiato pieni di colori diversi, si passa tra gallerie e sale uniche nel loro genere, e per questo motivo hanno dei nomi anche un po’ evocatori delle loro qualità come: sala del bacino, sala dei tendaggi, gran sala del cigno, salottino gotico, bagni di Venere, grotta dei pipistrelli, salone del lago. E’ aperta tutto l’anno, la visita ha la durata di un’ora circa.




La Grotta del Caudano a Frabosa Sottana
La Grotta del Caudano a Frabosa Sottana

La grotta del Caudano è situata a pochi Km dall'abitato di Frabosa Sottana. Recentemente aperta al pubblico, essa è ad oggi considerata tra le più affascinanti e pittoresche formazioni naturali del Nord Italia. Si sviluppa per circa 3 km e, tra le sue numerose attrazioni naturalistiche, va menzionata per la singolare suggestione la cosiddetta "Sala Verne".
Le grotte del Caudano si aprono nel calcare dolomitico grigio del Trias medio. Si tratta di un piccolo affioramento residuo di circa un chilometro quadrato che poggia su un basamento impermeabile costituito da quarziti del Trias inferiore e da un livello di peliti che spesso si intersecano sia nelle quarziti che nei calcari sovrastanti. Le grotte del Caudano sono originate dall' azione di due torrenti ipogei confluenti e sono costituite da un complesso di gallerie per lo più orizzontali sviluppate su quattro piani. Esistono tre ingressi distinti ma in pratica se ne utilizza uno solo, corrispondente alle gallerie del secondo piano. I diversi piani della cavità hanno tra loro comunicazioni occasionali, in gran parte dovute a crolli locali, che permettono di passare da un piano all'altro nonostante le interruzioni prodotte da riempimenti e da sifoni. Quasi ovunque la grotta si sviluppa su diaclasi allargate da acqua, circolante in regime inizialmente sotto pressione e in un secondo momento di approfondimento con l'acqua a pelo libero. Le sezioni più caratteristiche sono di forma stretta e alta, ma non mancano condotti a sezione ellittica e canali di volta semicircolari. Molto caratteristici sono i soffitti perfettamente orizzontali visibili in vari punti della grotta; questa forma non è dovuta al tipo di litologia, ma è legata alla costanza del livello idrico e alla sua portata. Un'altra particolarità di questi soffitti è la presenza di canaletti di corrosione riempiti d'argilla ben visibili nella foto a fianco. Sono molto abbondanti i riempimenti dovuti a concrezioni e così pure quelli argillosi che in epoche passate hanno provocato la chiusura totale di alcune gallerie.




Le Grotte di Bossea a Frabosa Soprana
Le Grotte di Bossea a Frabosa Soprana
Le Grotte di Bossea a Frabosa Soprana
Sito web: http://www.grottedibossea.it

La Grotta di Bossea si apre in Val Corsaglia, nel Comune di Frabosa Soprana; a 836 m. di quota; fra le più belle ed importanti grotte turistiche italiane, è caratterizzata essenzialmente da 3 aspetti:
1) Grandiose dimensioni ambientali; con vaste panoramiche su paesaggi pittoreschi e scoscesi;
2) Grande ricchezza di acque correnti e precipiti;
3) Alto valore scientifico e naturalistico.
E' suddivisa convenzionalmente in una zona inferiore caratterizzata da imponenti dimensioni e in una zona superiore costituita essenzialmente da un complesso di strette gallerie sviluppate su piani sovrapposti. Le due parti della cavità sono separate dalla cascata dei Lago d'Ernestina. La zona inferiore lunga circa 900 m. e con dislivello ascendente di 116 m. è attrezzata per la visita turistica e percorsa da un torrente la cui portata varia da 50 a 1500 L/S. Il torrente trasporta ogni anno 5.000.000 di mc d'acqua che contiene una media di 150 mg/L di carbonato di calcio disciolto per un totale di 750 tonnellate di roccia asportate annualmente dal sistema Carsico. Dall'abbondanza d'acqua discende la piena vitalità dei processi speleogenetici; Bossea ci presenta ciò che la distingue in maniera molto netta fra le principali grotte turistiche italiane. Il concrezionamento calcareo costituito da stalattiti, stalagmiti, cortine e colate presenta spesso dimensioni imponenti e grande bellezza per forme e colori. Esplorata nel 1850 da un gruppo di valligiani guidati da Domenica Mora venne aperta al pubblico il 2 agosto 1874 ad opera dei Seri. Giovanni Garelli di Mondovì. Dal 1969 è sede di una stazione scientifica dei Gruppo Speleologico Alpi Marittime dei C.A.I. di Cuneo, che ha come oggetto d'indagine i fenomeni biologici tuttora in atto nella cavità. Bossea annovera ben 50 specie di animali cavernicoli di cui 10 endemiche e grande interesse riveste il materiale paleontologico rivelato da scavi condotti per alcuni decenni a partire dal giugno 1865. Con parte dei materiale è stato ricostruito uno scheletro completo di URSUS SPELAEUS (animale pleistocenico che poteva raggiungere i 2,5 metri di lunghezza e 1,80 metri di altezza), esposto nella sala dei Tempio.
La visita dura all'incirca un'ora e mezza, sono previsti ingressi con il seguente orario:
feriali (dal lunedì al sabato compreso) mattino 10.00 - 11.30, pomeriggio 15.00 - 16.30
festivi mattino: 10.00 -11.30, pomeriggio 14.30 - 16.00 - 17.30. Per informazioni Grotta di Bossea: tel. +39.0174.349240





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