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VALLI MONREGALESI

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Chiese e Santuari nella zona VALLI MONREGALESI


Il Convento dei Benedettini a Roccaforte Mondovì
Il Convento dei Benedettini a Roccaforte Mondovì

Da non perdere la visita al Cascinale dei Frati, uno scrigno prezioso nel cuore della borgata. L’edificio costituisce la parte più antica dell’abitato e fu in epoca medievale convento di frati domenicani o benedettini. Probabilmente nel XV secolo faceva parte della certosa di Casotto e costituiva una stazione di transumanza a valle. Nella penombra della balconata che domina il cortile si può ammirare una testimonianza artistica di grande valore: gli affreschi di Giovanni Mazzucco. Sulle pareti esterne, al primo piano, sotto una loggia in legno, sono affrescate, con alcune figure di santi, alcune scene di vita quotidiana e di lavoro dei frati. Grande è la figura del San Cristoforo con il bambino che regge il mondo. San Cristoforo fu uno dei santi più venerati nel Medioevo.




Il Santuario di Santa Lucia a Villanova Mondovì
Il Santuario di Santa Lucia a Villanova Mondovì

Dalla piazza antistante la chiesa di San Lorenzo s'infila a sinistra via Lorenzo Eula e si perviene alla strada provinciale per Roccaforte Mondovì. Dopo un paio di chilometri ci si trova ai piedi di una rupe e dinanzi uno scenario imprevedibile. Adiacente ad una cava di roccia calcarea, che si estende sui fianchi della montagna, sorge un grandioso edificio, ad un centinaio di metri sul livello della strada, incastonato nella roccia, sopra una rupe quasi a perpendicolo. Siamo alla presenza del famoso e pittoresco santuario di Santa Lucia, risalente presumibilmente al sec. XVI. Dalla provinciale per Roccaforte un bivio a destra porta nei pressi della cava e quindi per una strada, assai ripida, si giunge ad un vasto piazzale.Il fabbricato è diviso in due parti: l'edificio sulla destra, di costruzione più recente, in mattonato rustico a vista, presenta un triplice ordine di arcate; l'altro più antico e sporgente sul dirupo, tutto bianco d'intonaco, è caratterizzato in alto dagli archi di un ampio porticato, che serve da vestibolo alla caverna del Santuario. Completa il tutto un elegante campaniletto barocco a forma triangolare. Dalle ampie aperture del porticato lo sguardo spazia sulla vallata dell'Ellero, abbracciando buona parte del Monregalese. Fu così che i parenti della beneficiata ed i vicini decisero di collocare la sacra edicola nell'attuale caverna. Da quella grotta prese origine l'odierno Santuario. L'acqua che stilla dalla grotta viene raccolta in un pozzetto apposito ed è oggetto di devozione da parte dei fedeli. Il Santuario di S. Lucia è visitabile nel periodo da aprile ad ottobre dalle ore 9 alle ore 18.




La Pieve di San Maurizio a Roccaforte Mondovì
La Pieve di San Maurizio a Roccaforte Mondovì

Nel 1014 le terre di Roccaforte erano state concesse all’imperatore Enrico all’abbazia di San Benigno di Fruttuaria. La chiesa di san Maurizio è documentata in atti di cessioni datati 1001 e 1011. La primitiva costruzione doveva però limitarsi all’attuale navata minore che fu poi in seguito ampliata con una navata più grande nel corso dello stesso secolo. All’interno le due navate sono collegate da bassi arconi. La particolarità della chiesa è che è nella sua struttura, identica al 1583 di cui si ha descrizione accurata da parte del Mons. Scarampi che fece visita alla chiesa in occasione dell'inizio ai lavori della nuova e più grande parrocchiale. Il lavori della nuova chiesa hanno inizio il 12 ottobre del 1583. La costruzione della nuova parrocchiale è dovuta ad un intensificarsi degli scambi commerciali tra Piemonte Liguria e Francia. Roccaforte si trova infatti sul percorso ormai noto della Via del sale. Gli affreschi sono di varie epoche, ma il corpo più consistente è di periodo romanico (XI e XII). Catino dell’abside minore: troneggia la figura del Cristo pantocratore in mandorla iridata, tra angeli serafini che reggono i simboli degli evangelisti: S. Matteo (Angelo), S. Luca (Toro), S. Marco (Leone), s. Giovanni (aquila) Sotto sono raffigurati gli Apostoli. Da sx: San Bartolomeo, San Giovanni, San Pietro (chiavi), San Paolo, San Simone, san Tommaso(incredulo) San Filippo. Più spigliate le piccole figure umane e quelle animali delle grottesche figurate nel velario che fa da zoccolo. Arcata destra: bacio di Giuda sia la greca sia i riquadri sia fregiano la costruzione raffigurata a destra sono tipici dello stile romanico. Pilastro: a fianco dell’altare un quadro di San Costanzo e la Madonna (Comunemente creduto San Maurizio) a lato dell’abside maggiore, porta la data del 1486. Figure di san Maurizio (appartenente alla Legione Tebea martirizzata tra il III e IV sec il culto di questi martiri è diffusissimo nella regione Piemonte perché legato alla memoria dei primi cristiani che , nelle nostre terre, hanno testimoniato la loro fede con il sangue) di epoca più tarda si trovano sulla parete della stessa abside e sulla porta d’ingresso. Ma qui il rude legionario romano è raffigurato come un cavaliere seicentesco vestito con addobbi ricercati e con pennacchi variopinti.





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