Di origine antica, si vuole che siano nati per necessità di fronte ad un cattivo raccolto che aveva fatto salire alle stelle il prezzo del frumento. I fornai cominciarono quindi a mescolare il fior di farina (oggi definito farina 00) con il fumetto di mais, cioè con la farina ricavata dal mais macinata finissima, del tipo non utilizzabile per la polenta ma destinata a confezionare dolci. La peculiarità della macinazione molto fine favorisce la realizzazione di un biscotto dal gusto particolarmente definito e di struttura molto friabile. Tradizionalmente le paste di meliga si gustano da sole o con lo zabajone. Altrettanto antico è l'uso di mangiarle con un bicchiere di vino passito, di moscato o di brachetto, nel quale spesso venivano inzuppate. La tradizione vuole anche che a fine pasto Cavour finisse sempre con 2 paste di meliga e un goccio di barolo chinato.
Le "bale d'asu" a Monastero di Vasco
Tra i piatti tipici della zona ci sono le "bale d'asu", antica specialità gastronomica, si presenta come un insaccato di carne di asino e di maiale, il sapore è reso piccante dall'aggiunta di spezie; per tradizione è consumato nel periodo invernale (soprattutto nella ricorrenza della festa dell'Immacolata Concezione - 8 dicembre) e la "torta di brigne" detta anche "turta d'nona", dolce preparato con susine e amaretti.
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