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VALLI MONREGALESI

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Castelli e fortezze nella zona VALLI MONREGALESI


Certosa Reale di Casotto
Certosa Reale di Casotto
Certosa Reale di Casotto

L’antica certosa viene fondata alla metà del secolo XII nell’alta Val di Tanaro, in un luogo isolato, adatto alla preghiera e alla contemplazione. Il complesso, nato come monastero, subisce nel corso della sua lunga storia incendi e razzie, tanto che fra il XVII e il XVIII secolo ha bisogno di essere ampiamente rimaneggiato. Dopo un primo intervento di Francesco Gallo, autore dei più importanti cantieri chiesastici del Monregalese, la fase finale viene affidata a Bernardo Vittone, uno dei grandi architetti del barocco piemontese, che progetta la nuova cupola monumentale e la facciata in pietra verde della Val Casotto. Nel 1837 Carlo Alberto lo acquista per trasformarlo in castello di caccia e residenza estiva. Utilizzato come riserva di caccia soprattutto da Vittorio Emanuele II, il castello di Val Casotto contrappone all’originaria monumentalità degli esterni e della cappella il rigore e la semplicità degli interni caratterizzati da arredi spogli, quasi borghesi che sottolineano il tono privato della residenza. Qui avvenne il matrimonio tra la principessa Clotilde, figlia di Vittorio Emanuele II, e il principe Napoleone Gerolamo Bonaparte, matrimonio che costitui la base dell'alleanza tra il Piemonte e la Francia.




Resti del Castello Medioevale a Niella Tanaro
Resti del Castello Medioevale a Niella Tanaro

La perfetta torre quadrata e la facciata in arenaria costituiscono i resti del primitivo castello, eretto nel sec. XI all'estremità nord della "curtis Nigella" a presidio dell'antica strada lungo il fiume Tanaro. Il castello, già appartenuto ai marchesi di Ceva, fu distrutto nel 1414 per mano del principe Ludovico di Acaja. In seguito appartenne alla famiglia del Carretto, ai Sauli, a Catarinetta Lomelli Spinola, ai Valperga, ai Guerra, ai conti Di Biandrate-Aldobrandini ed infine ai marchesi Coardi di Bagnasco Carpeneto.
Il castello di Niella Tanaro, originariamente circondato da mura e bastioni e dotato di un ponte levatoio, rovinato nel corso dei secoli, è stato più volte modificato nella struttura. Attualmente si presenta come una costruzione rurale, accorpata nel secolo XIX alla facciata originale in fase di restauro.





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