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VALLI MONREGALESI

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Visita alle Valli Monregalesi
Visita alle Valli Monregalesi
Visita alle Valli Monregalesi

Sono un vasto territorio che comprende le valli Casotto, Corsaglia, Ellero, Maudagna, e Roburentello, dove si scia d’inverno e si gusta la frescura dei boschi in estate, ma sono meta anche per chi ama l’arte. Da non perdere il Santuario Basilica Regina Montis Regalis a Vicoforte, voluto da Carlo Emanuele I di Savoia che fece iniziare i lavori nel 1596. Essi furono affidati al Vitozzi, ma l’opera fu terminata nel 1733 dal Gallo che "chiuse" la struttura con la cupola, la più grande al mondo tra quelle ellittiche, e il cupolino. La volta di 6032 metri quadrati, affrescata dal 1745 al 1752, è la più vasta superficie al mondo dipinta con tema unico: la vita e la gloria di Maria.
Merita una deviazione la cappella di San Fiorenzo di Bastia, edificata tra il X ed il XV secolo, con i suoi splendidi affreschi del ‘400 recentemente riportati all'antico splendore.
Nel meraviglioso scenario della valle Casotto, Pamparato è un classico esempio di borgo medievale di montagna: da vedere la piccola cappella dedicata a San Bernardo di Chiaravalle con il ciclo di affreschi del 1492 che illustrano la vita del santo. Qui si producono le paste secche di farina di meliga e viene stagionato il formaggio D.O.P. Raschera. Sono inoltre da assaggiare la polenta saracena, le “cupete” (frutta secca racchiusa in ostie) e il vino dolcetto delle Valli Monregalesi. Poco lontano, in frazione Valcasotto, sorge il Castello Reale, residenza estiva dei Savoia.
Nelle valli si incontrano cappelle medievali affrescate, come la pieve romanica di S. Maurizio di Roccaforte Mondovì con le sue due navate asimmetriche e i due absidi e il suo ciclo di affreschi romanico bizantini. Tra Roccaforte e Villanova Mondovì si trova il suggestivo santuario di Santa Lucia che risale al XIII secolo ed è aggrappato ad una parete di roccia. Nella parte alta di Villanova Mondovì, nella piazza medievale di Santa Caterina, sorge la parrocchiale del XIV secolo, contenente pregevoli affreschi raffiguranti le storie di San Sebastiano. E ancora a San Michele Mondovì si trova la cappella della Madonna della Neve con il suo ciclo di pitture datato 1403 che raffigura la Città Celeste e le Opere di Misericordia contrapposte all’Inferno e alla Cavalcata dei Vizi. Segnaliamo inoltre le splendide grotte carsiche di Bossea, con ambienti spettacolari per la loro vastità e la presenza di resti dell’estinto “ursus speleus”, dei Dossi e del Caudano.



Vicoforte e la Val Casotto: sapore sabaudo
Vicoforte e la Val Casotto: sapore sabaudo
Vicoforte e la Val Casotto: sapore sabaudo

Le visite possono iniziare da Vicoforte, dove il Santuario omonimo, forse il monumento religioso di maggiore importanza per l’intera Provincia.
Venne costruito per volontà di Carlo Emanuele di Savoia affinché diventasse la basilica di sepoltura della famiglia. L’idea non si realizzò, il santuario rimase senza copertura fino al ‘700, quando il Gallo completò l’opera compiendo il suo capolavoro, la cupola di forma ellittica, la più ampia del mondo in laterizio (37x25 m.).
Al fianco sorge il monastero cistercense, oggi accogliente centro di spiritualità e per convegni, mentre di fronte al santuario, la Palazzata é l’insieme degli edifici che vanno a chiudere la piazza e che venivano utilizzati in parte per ospitare i pellegrini provenienti da tutto il mondo.
Si continua verso Torre Mondovì, dotata di due cappelle molto interessanti: quella di S. Antonio con affreschi del quattrocento, e quella di S. Elena che conserva pitture di epoca longobarda.
Passando per Montaldo Mondovì, si può entrare in Val Roburentello, in cui merita una sosta il paese di Roburent, con la sua caratteristica torre medievale, la parrocchiale del Gallo e le sue sorgenti di acqua purissima; S. Giacomo é nota stazione di sci nel medesimo comune.
Scollinando si scende a Pamparato, attivo piccolo centro della valle Casotto. Il Municipio ha sede nel castello seicentesco, la parrocchiale venne costruita da G. Boetto nel seicento, e la cappella di S. Bernardo ospita un interessante ciclo di affreschi del quattrocento. Questa é la zona della polenta saracena, assolutamente da assaggiare con la salsa di porri e di funghi, dei biscotti di “meliga” (farina di mais), del laboratorio di stagionatura dei formaggi d’alpeggio... un vero paradiso gastronomico, arricchito dalla ottima acqua delle sorgenti locali ed il buon Dolcetto delle Langhe Monregalesi.



La Valle Corsaglia: Grotte Spettacolari
La Valle Corsaglia: Grotte Spettacolari
La Valle Corsaglia: Grotte Spettacolari

La Val Corsaglia possiede un grande richiamo: le Grotte di Bossea (c.ca 2'30'' di visita), a 900 m.s.l.m., hanno uno sviluppo di 2800 m. ed un dislivello ascendente di 200 m.. Grotte turistiche dal lontano 1874, sono caratterizzate dall'imponenza degli ambienti e dalla presenza di un torrente che va a formare cinque laghi. E' anche un'importante stazione scientifica per lo studio dell'ambiente carsico.
Alla testata di valle la piccola borgata di Fontane ci offre un prezioso piccolo Museo Etnografico "C. Vinaj", curato dall'associazione "E kyé", attiva nel preservare la parlata occitana nella sua enclave più orientale; percorsi lungo i sentieri oltre Fontane portano a boschi di castagno, borgate abbandonate, forni comunitari.
Ridiscendendo verso il fondovalle, una deviazione ci porta in Val Maudagna, nota zona di turismo invernale ed estivo, con i due comuni di Frabosa Sottana e Soprana, quest'ultima con una pregevole opera dell'architetto F. Gallo, la chiesa di S. Giovanni Battista.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
"cupette" (frutta secca tostata racchiusa in ostia), funghi, castagne, formaggio raschera DOP, polenta di grano saraceno, le "bale d'asu" (tipo di salame), pubblicazioni sulle grotte di Bossea e del Museo "E kyé", coltelli di Frabosa.





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