Dislivello: 240 m. Durata: 2,30 h. Difficoltà: Facile Periodo consigliato: maggio/ottobre
CARTOGRAFIA I.G.C. n°8 Alpi Marittime e Liguri 1:50000 Itinerario A destra dell'hotel Skilift imboccare la carrareccia in leggera salita che, superato un Pilone votivo e case Pellissera, raggiunge la località Mongrosso. Lasciata una casa isolata sulla destra, proseguire a mezzacosta, oltrepassare un gruppo di case e il Rio Straluzzo e giungere alla Cappella di San Bartolomeo(m.1045)(M10). Svoltare a destra e superare il rifugio UCAM. Dopo aver percorso un centinaio di metri sulla carrozzabile asfaltata che conduce a Seccata, imboccare un sentiero a sinistra che scende nel bosco. Giungere al torrente Geremia, attraversarlo e seguire il sentiero che procede in mezzacosta fino ad immettersi in uno sterrato poco sopra alle Case Griseri. Svoltare a destra e seguire la carrareccia che, con una ripida rampa, giunge alla località seccata, dove sorge la Chiesa di San Lorenzo(M11). Per il ritorno seguire la strada asfaltata che, in leggera salita ci riporta alla Cappella di San Bartolomeo. Di quì percorrendo un tratto del percorso di andata si ritorna al punto di partenza. Accesso stradale dal MiraMonti Raggiunta Villanova Mondovì proseguire per Frabosa soprana. Dal centro raggiungere la caserma dei Carabinieri svoltare a sinistra e giungere all'hotel Skilift partenza dell'itinerario. Commento Questa piacevole passeggiata ripercorre la vecchia Via Intervalliva che collegava il capoluogo di Frabosa Soprana con la Valle Corsaglia. Lungo il percorso potremo osservare le tracce di una popolazione che basava il proprio sostentamento sulla coltivazione del Castagno e sulla pastorizia. Terrazzamenti, seccatoi, antichi insediamenti, ora quasi abbandonati, testimoniano quanto queste valli fossero abitate in modo più intensivo fino ad un recente passato. Si consiglia una breve deviazione a Borgata Griseri per osservare il forno comunitario, le vecchie abitazioni e la chiesetta. Questa antica Via, usata per lo scambio commerciale, vide la scorreria di bande armate di ladri e briganti. proprio alla seccata visse un malvivente chiamato Miclinet. La leggenda narra, che il brigante fu catturato ed ucciso a tradimento e la sua salma, dissotterata dopo vent'anni fu trovata intatta. Percorso N° 9 "Le Guide del G.A.L. Mongioie-Escursioni in media e bassa valle"
Cima della Brignola a Frabosa Soprana
Dislivello: 750 m. Durata: 5 h. Difficoltà: Impegnativo Periodo consigliato: giugno/settembre
CARTOGRAFIA I.G.C. n°8 Alpi Marittime e Liguri 1:50000 Itinerario Dal Rif. Balma (1883 m) imboccare lo sterrato (divieto di transito)(P53) che verso sud costeggia le pendici orientali del Mondolè. Dopo 1 km lo sterrato piega verso est e raggiunge il bivio per la Colletta Seirasso(m 2092)(P54). Lasciare quest'ultimo sulla destra e proseguire. La strada ora scende con due tornanti e attraversa il Rio di Seirasso per poi risalire, costeggiando il Rio Brignola, fino all'omonima Sella (P57)(m 1930). Dopo due tornanti e un ampia curva lo sterrato finisce (m 2084)(P58). A destra imboccare il sentiero che attraversa (SW) la Conca dei Laghi della Brignola-Seirasso (m 2336)(P37). Di quì svoltare a sinistra sul costone che (SE) sale alla Cima della Brignola (m 2472). Ritorno per l'itinerario di salita. Accesso stradale dal MiraMonti Raggiungere l'abitato di Prato Nevoso. Attraversarlo, salire alla Colla del Prel(P68) ed imboccare lo sterrato che raggiunge il Rif. Balma Parcheggio. Partenza per l'itinerario. Commento La Cima della Brignola è un punto nodale fra le Valli Corsaglia ed Ellero e costituisce verso N/E la continuazione del Monte Mongioie. Questa piacevole passeggiata offre panorami sempre diversi: dalla selvaggia Valle del Rio Sbornina , sovrastata dalle pareti settentrionali del Monte Fantino, alle conche glaciali dei Laghi della Brignola e Saline del Mongioie. Per gli appassionati di geologia la cima è costituita dai calcari giurassici del Malm. Percorso N° 17 "Le Guide del G.A.L. Mongioie-Escursioni in alta valle"
I Laghi della Brignola e della Raschera Frabosa Sottana
Partenza: Frabosa Sottana - Prato Nevoso - Rifugio La Balma Arrivo: Lago della Raschera Durata: Solo salita 3 h, andata/ritorno 5 h 30 Difficoltà: Medio Collegamento con altri sentieri: Salita al Bocchino dell’Aseo, al monte Mongioie, collegamento con la Val Corsaglia
Dal pianoro della Balma (1883 m) costeggiando le pendici orientali del monte Mondolè, si imbocca la mulattiera che si snoda fra prati e cespugli a tratti occupati da gias, sino a giungere alla base del roccione calcareo denominato “Dente del Seirasso”. Seguendo il tracciato e costeggiando il rio della Brignola, si raggiunge l’omonima Sella (1930 m). Dopo due tornanti lo sterrato si trasforma in sentiero e attraversa la conca dei Laghi della Brignola. Il principale (2131 m), ricoperto parzialmente di erbe lacustri, è attorniato da prati e macchie di rododendri. Riprendendo il sentiero che sale verso sud-est si arriva al Bocchino della Brignola (2256 m) da dove è possibile individuare, volgendo lo sguardo verso est, la Punta dello Zucco ed il monte Antoroto. Da questo punto, con comodi tornanti, si scende in una verde conca. Superata una dorsalina, appare la parete nord del monte Mongioie e, continuando la discesa attraverso il tracciato segnalato, si arriva al lago della Raschera (2108 m) da cui prende il nome il rinomato formaggio D.O.P. di produzione locale.
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