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VICOFORTE
Bassa Valle
Comune di VICOFORTE
Vi in piemontese
Abitanti : Vicesi
Epoca di fondazione : Dato non disponibile
Data di istituzione del Comune: 11 gennaio 1863
Municipio:
Via Roma, 24
Tel.: +39.0174.533010
Fax +39.0174.563967
E-mail: segreteria.vicoforte@ruparpiemonte.it
Sito: http://www.comune.vicoforte.cn.it
Dati Statistici:
3266 abitanti al 31/12/2010 (M. 1607 F. 1659)
Abitanti a inizio ‘900 : 3157
Densità abitativa : 130 ab./km²
24,45 Kmq di superficie
547 Mt s.l.m. di altitudine
Coordinate : 44°22'0''N, 7°51'0''E
Decimali : 44.366667°, 7.85°

Frazioni del Comune : Vico, Fiamenga, Santuario, Moline, San Grato
Comuni confinanti : Briaglia, Monastero di Vasco, Mondovì, Montaldo di Mondovì, Niella Tanaro, San Michele Mondovì, Torre Mondovì

Santo Patrono : San Teobaldo
Prefisso telefonico : 0174
CAP : 12080
Codice ISTAT : 004242
Codice catastale : L841
Distanza da Cuneo Km 32
Cenni storici:
Assunse l’attuale denominazione con regio decreto l’11 gennaio 1863; il toponimo Vico, che era prevalso fino ad allora, deriva dal latino Vicus, “villaggio abitato da popolazioni rurali”. L’aggiunta dell’aggettivo “forte” è motivata dal fatto che il villaggio era stato munito fin dalle origini di una fortificazione. La zona di Vicoforte era abitata dai Liguri Bagienni. Successivamente i romani soggiogarono queste popolazioni che si ascrissero alla tribù Camilla, una delle 35 tribù cittadine di Roma. Testimonianze romane sono il nome latino: Vicus (villaggio) e le lapidi, tombe, monete rinvenute nel suo territorio. Del periodo medievale si hanno tracce nella torre merlata dell’antico castello, ora campanile della parrocchia di S.Donato. Verso l’anno 1000 sotto la signoria del Vescovi di Asti che nel castello avevano la loro curia, il tribunale e l’abitazione, Vico ottenne dei privilegi giuridici ed economico-amministrativi detti "consuetudini di Vico". Ma verso il 1200 il mondo politico dei nuovi poteri laici emergenti, i comuni, era in fermento. Alcune famiglie di Vico, per sottrarsi all’autorità del Vescovo di Asti fondarono su una collina chiamata "monte di Vico" un nuovo insediamento: l’attuale città di Mondovì. Poco dopo il territorio di Vico fu assorbito dal nuovo comune e per 2 secoli la storia del vecchio borgo si identificò con quella di Mondovì. Al dominio degli Angioini, dei Visconti e di altri Signori seguì dal 1396 quello dei Savoia contrastati dai Marchesi del Monferrato per la supremazia su Vico. Nel 1537 Francesco I re di Francia occupò il Piemonte. Passato nuovamente sotto i Savoia nel 1596 il Duca Carlo Emanuele I venne a Vico e vi soggiornò per la posa della prima pietra del Santuario, costruzione che con alterne vicende fu terminata 2 secoli dopo. Il paese fu decimato nel 1630 dalla peste cui seguì un periodo di carestie, sommosse e discordie che culminarono nel 1681 con le "Guerre del sale", rivolte contro i Savoia e a cui Vico partecipò attivamente, in quanto buona parte della sua economia era legata ai percorsi del contrabbando del sale che dalla riviera ligure di Ponente e dalla Provenza, attraverso i territori del marchesato di Ceva e dei feudi imperiali delle Langhe, giungeva a Mondovi’ per esservi smistato. Il paese fu in parte incendiato, molte costruzioni demolite e un terzo della popolazione fu deportato nel vercellese. Tra le conseguenze delle guerre del sale, per indebolire i Vicesi, nel 1698 Vittorio Amedeo II proclamò la divisione di Vico da Mondovì. Così il territorio di Vico divenne comune autonomo e feudo del conte Gerolamo Derossi di Usseglio . Primo sindaco del nuovo comune fu nominato (con estrazione a sorte) Giovanni Bernardino Sargiano. Nel 1794 lo acquistò il marchese d’Ormea. Per la sua posizione strategica durante la campagna napoleonica fu coinvolto nelle battaglie del Bricchetto (21 aprile 1796), collina confinante con Mondovì, a cui seguirono massacri e devastazioni, incendi e sollevazioni dei contadini. Il papa Pio VII, quale prigioniero di Napoleone, transitò nell’agosto 1809 a Vico, diretto a Savona, e visitò il santuario. L’avvenimento è ricordato da un busto in marmo posto nella prima cappella di sinistra del santuario. Visto che in passato era sede di una considerevole fortezza militare che abbracciava il castello e il borgo, il 14 dicembre 1862 con regio decreto, sotto la presidenza del Sindaco Gaffodio assunse il nome attuale di Vicoforte.



Comunità Montana:
Vicoforte - Via Mondovì Piazza 1/d
Tel: +39.0174.563307
Fax +39.0174.569465
E-mail: cmvvm@infosys.it
Sito: http://www.vallimonregalesi.it

Ufficio Confartigianato:
Mondovì - Via Prato, 18
Tel. +39.0174.44203
Fax +39.0174.44236
E-mail: artigiani.mondovi@confartcn.com
Sito: http://www.confartcn.it


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