VALLE MONGIA, CEVETTA E LANGA CEBANA La sua conformazione deriva dalla fusione della Comunità Montana Alta Valle Tanaro, Mongia e Cevetta, con i dieci Comuni delle Langhe, provenienti dalla Comunità Montana Alta Langa. Il territorio risulta costituito da 20 Comuni , tra cui la Città di Ceva sede amministrativa dell'Ente. Posta nella zona più pianeggiante, si trova alla confluenza delle valli che la compongono. La superficie della Comunità Montana si estende per oltre 23.000 ettari e è caratterizzata da altitudini variabili tra i 376 m. s.l.m. del centro abitato di Ceva e gli 826 m. s.l.m. di Viola, per giungere ai 1767 m. s.l.m. del Bric Nei a ai 1879 m. s.l.m. del Bric Mindino. Il principale corso d'acqua è il Tanaro che attraversa il territorio del Comune di Ceva, luogo in cui incontra le prime dorsali collinari delle Langhe. Il torrente Mangia nasce dal Monte Mindino e dopo un breve percorso confluisce nel Corsaglia, che nei pressi di Lesegno sbocca nel Tanaro. Ancor più breve risulta il corso del torrente Cevetta , altro affluente di destra del Tanaro, nel quale confluisce presso il Comune di Ceva. Sulla base di elementi geografici, storici e socioculturali l'intero territorio può essere ricondotto a tre realtà distinte: • Valle Mongia: costituita dai Comuni di Battifollo, Lesegno, Lisio, Mombasiglio, Scagnello e Viola; • Valle Cevetta: costituita dai Comuni di Castelnuovo di Ceva, Montezemolo, Priero e Ceva; • Langa Cebana: costituita dai restanti Comuni di Castellino Tanaro, Cigliè, Igliano, Marsaglia, Paroldo, Roascio, Rocca Cigliè, Sale delle Langhe, Sale San Giovanni e Torresina. Le tre realtà territoriali si presentano omogenee dal punto di vista storico e culturale, considerata la comune origine medioevale. Per quanto la Valle Mongia sia la più "alpina" delle tre, osservando il paesaggio ci si rende conto del susseguirsi ininterrotto di colline, ognuna delle quali ospita le vestigia di vecchi castelli, testimonianze di un passato frammentato in piccole signorie, legate per costumi e tradizioni comuni all'appartenenza al potente marchesato di Ceva. VALLE MONGIA II territorio relativo alla Valle Mongia è caratterizzato da grandi estensioni di castagneti che ricoprono oltre il 60% del suolo. Oltre a rappresentare l’elemento connotante II paesaggio, accanto a vaste superfici a ceduo, esistono aree interamente ricoperte da castagneti da frutto a fustaia (per lo più delle specie "Frattone" e “Gabbiane”), che garantiscono una interessante integrazione di reddito ai residenti locali. Passando a quote più elevate diventano dominanti le praterie, accanto ad estesi boschi di faggio sul territorio di Viola. Qui è localizzato I’unico alpeggio presente sul territorio: si tratta di un imprenditore agricolo, margaro con un centinalo di capi bovini. Proprietario deIl’alpeggio risulta essere per Ia quasi totalità della superficie II Comune di Viola. L’area adibita a pascolo, utilizzata da giugno a settembre, è infatti estesa sulla superficie destinata a pista da sci durante Ia stagione invernale. Dal punto di vista naturalistico il territorio è estremamente caratteristico, presentando peculiarità ed elementi significativi tra i quali si segnala al confine tra il territorio di Mombasiglio e quello di Lesegno, in località Masentine, la presenza di un suggestivo ponte naturale che attraversa il torrente Mongia. II passaggio, ricavato nella roccia, immette in una conca verde, raccolta e tranquilla, dove si trova un piccolo lago artificiale, meta di escursioni domenicali. Da ricordare inoltre, sul territorio del Comune di Battifollo, il “Bosco Azzurrine” (ceduo di faggio) e Ia Pineta “Pian del Mondo”. L’area del fondovalle è ricca di aree adibite a colture intensive, seminativi, prati, pascoli, e nel pressi del Comune di Lesegno, sono rilevanti dal punto di vista paesaggistico, numerosi esemplari di vecchie farnie, monumentali testimoni della storia tipici della zona. In quest’area è inoltre da sottolineare Ia presenza di alcune tartufale spontanee. Tutto il territorio della Comunità Montana è conosciuto per la presenza di innumerevoli specie fungine ed è oggetto di visita da parte di micologi di vari livelli. L’area relativa ai Comuni di Ceva e Lesegno si distingue per superfici adibite a seminativi, soprattutto orzo, frumento e granoturco, con un netto incremento registrato negli ultimi tempi relativo a girasoli e sala. VALLE CEVETTA II territorio della Val Cevetta si distingue dal punto di vista naturalistico per Ia presenza di una parte deIl’area della Riserva naturale Speciale delle Sorgenti del Belbo, estesa per l’80% sul territorio del Comune di Montezemolo, e per il restante alI’interno del Comune di Saliceto, facente parte della Comunità Montana Langa, Vatti Bormida e Uzzone. L’area è caratterizzata dalI’essere un raro esempio di area palustre di media montagna. Costituita net 1993, è sottoposta all’Ente di gestione dei parchi e delle risorse cuneesi con sede a Chiusa Pesio. Dotata di un punto visita aperto tutta I’anno rappresenta una rilevante risorsa naturalistica soprattutto per quanto riguarda l’afflusso delle scolaresche locali. Particolarmente ricca e varia è Ia flora, di particolare interesse scientifico, coesistendo specie tipicamente montane accanto ad altre caratteristiche delle quote più basse. Oltre a notevoli varietà di orchidee, molte delle quali endemiche, sono da sottolineare l’abbondante presenza di Crocus e Anemoni, differenti qualità di SciIIa italica, accanto a praterie erbose contraddistinte da presenze di specie alpine, tipo Caitha palustns, erba paris e Gladiolum palustns. Caratteristici sono i prati umidi attorniati da cespi di erbe palustri tra numerosi rigagnoli di acqua. Le aree boscate sono caratterizzate da ontani, nei pressi del torrente, e da cerro e castagno lungo le pendici delle colline circostanti. Inoltre il contesto ambientate, anche in considerazione della sua dislocazione geografica, rappresenta un interessante punto di riferimento per transiti migratori avifaunistici. Lungo il restante territorio della valle è da rilevare una discreta presenza di vigneti ed una vasta area di noccioli lungo I versanti, numerosi prati coltivati ad erba medica nel fondovalle, ed una discreta quantità di aree destinate ad arboricoltura, in aree agricole dismesse, adibite alla produzione di tartufo. LANGA CEBANA Nel territorio della Langa Cebana oltre il 30% del suolo è ricoperto da bosco misto che rivela il lungo lavoro compiuto dall’uomo nel corso dei secoli per “addomesticare” una natura generosa ma impegnativa e “faticosa” per chi vi abita e lavora. Tra le specie principati risultano dominanti Ia roverelta, il carpino e, nelle valli più fresche, II faggio ed II frassino. I versanti più dolci localizzati a nord vedono il proliferare del castagno e del bosco ceduo, mentre interessante sotto il profilo botanico è iI sottobosco, caratterizzato da una ricca presenza di ginestre e orchidee tipiche della zona. Interessante è sottolineare Ia presenza dell’Arboreto Prandi, Un particotare ambiente naturale in locaIità Schioda, presso Sale S.Giovanni. Su circa 12 ettari insistono piante arboree ed erbacee di notevole interesse botanico ed ambientale. Il complesso, creato a inizio del 1900 da Carlo Prandi, è stato oggetto di un lungo lavoro di recupero iniziato net 1989 ad opera della Comunità Montana, Ia quale ha predisposto al suo interno un percorso autoguidato didattico-naturalistico. Attualmente è in atto un progetto per la realizzazione di un Centro Dialettico nella vecchia cascina. Fra le essenze forestali presenti si segnalano l’albero del tulipani, l’acero campestre, Ia roverella, l’abete, iI platano, il faggio rosso, il peccio, il bambù, l'Arancaria, ecc. Accanto ad aree ancora consistenti adibite a pascolo, il territorio si distingue per Ia presenza di noccioleti e soprattutto vigneti, nei Comuni di Cigliè, Rocca CigIiè, Murazzano. Per Ia particolare conformazione del territorio, caratterizzato da colline, numerose frazioni e fitti boschi l’area si presenta turisticamente molto attraente, che non a caso registra dislocati al suo interno una decina di Agriturismi presenti entro i confini della Comunità Montana stessa.
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