Rappresenta una delle otto porte che, in passato, bisognava attraversare per poter accedere a Ceva. Inoltre fu molto importante nel 1356 perché da esso si diffusero i rintocchi che segnalarono alla città l'inizio della rivolta per cacciare i milanesi di Galeazzo Visconti. Vi è inserito un importante orologio dell'Ottocento, ancora funzionante.
La Torre Guelfa di Ceva
Era una delle antiche otto porte d'accesso alla città, da questa si andava verso Mondovì, passando su un lungo ponte in pietra, il quale era composto da una serie di arcate su una dei quali si innalzava l'antica torre, ben conservata e munita di saracinesca. A causa del fatto che il Tanaro abbia insabbiato e coperto il suo antico letto, dell'antico ponte non rimane più nulla, in quanto è stato completamente sotterrato. Questa torre è detta Guelfa ma in realtà è Ghibellina.
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